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Yanukovich: "Sono ancora io il presidente". E Mosca lo protegge

Yanukovich chiede alle autorità russe di garantire la sua sicurezza personale proteggendolo da "azioni estremiste" e afferma di essere ancora il legittimo presidente dell’Ucraina

Yanukovich: "Sono ancora io il presidente". E Mosca lo protegge

Viktor Yanukovicvh torna a farsi vivo e ribadisce di essere ancora lui il presidente dell'Ucraina: "Io, Viktor Fedorovich Yanukovich - riportano alcune agenzie russe - mi considero il legittimo capo del governo ucraino". Poi avverte che le popolazioni del sud e del sud-est, le zone russofone della repubblica ex sovietica, non accetteranno mai "l’anarchia" portata da leader scelti dalla teppaglia. Chiede alle autorità russe di garantire la sua sicurezza personale proteggendolo da "azioni estremiste". Le agenzie di stampa russa non precisano dove si trovi in questo momento. Di lui non si hanno più notizie da alcuni giorni.

Yanukovich si è detto "determinato a combattere fino alla fine" per l’attuazione dell’accordo che ha firmato la scorsa settimana a Kiev con i leader dei tre partiti dell’opposizione precisando che "qualsiasi ordine diramato alle forze armate o alle forze di sicurezza che interferisca con gli eventi politici interni è da considerarsi illecito e criminale". Ieri fonti russe avevano anticipato ai media locali che Yanukovich era arrivato la sera prima in Russia. Le autorità russe garantiranno sul loro territorio la sicurezza personale di quello che in Ucraina è ormai ritenuto l’ex presidente. Lo ha riferito all’agenzia Interfax una fonte nelle strutture di potere russe: "Dopo che il presidente Yanukovich si è appellato alle autorità della Federazione russa, perchè garantissero la sua sicurezza personale, possiamo dire che la sua richiesta è stata accettata sul territorio russo".

La notizia che Yanukovich fosse in Russia è iniziata a circolare con insistenza mercoledì sera, diffusa dall’agenzia Rbc - di proprietà dell’oligarca Mikahil Prokhorov. Citando un "alto funzionario russo", l’agenzia sosteneva che il politico era arrivato a Mosca nella notte di martedì e aveva alloggiato all’hotel Radisson sul Kutuzovsky Prospekt, anche conosciuto come hotel Ucraina. Yanukovich si sarebbe poi spostato nella lussuosa zona di Barvikha, poco fuori dalla capitale russa. Le autorità di frontiera russe hanno subito dichiarato di non avere informazioni circa l’ingresso di Yanukovich nel territorio della Federazione, mentre il procuratore generale aggiunto ucraino, Mykola Golomcha, ha detto che l’ex presidente si trovava ancora in patria.

Il parlamento ucraino intanto ha designato all’unanimità il filoeuropeo Arsenyi Yatseniuk primo ministro del governo di transizione. Sarà lui a guidare il governo di unità nazionale che terrà le redini del paese fino alle elezioni presidenziali anticipate del 25 maggio. Nel suo discorso di candidatura Yatseniuk, 39 anni, non ha nascosto la difficoltà del compito e ha richiamato la necessità che il governo prenda misure molto impopolari. "Le casse pubbliche sono vuote, hanno rubato tutto. Non prometto progressi, né oggi né domani. Il nostro obiettivo principale è di stabilizzare la situazione. Oggi il debito pubblico è a 75 miliardi di ollari, nel 2010, quando Yanukovych è arrivato al potere, era due volte più piccolo", ha detto in aula. "Il tasso di disoccupazione va al galoppo, così come la fuga degli investimenti. Non abbiamo altra strada che prendere misure impopolari, come il taglio dei programmi sociali e delle sovvenzioni, la riduzione delle spese di bilancio".

Il neo premier ha parlato anche della situazione in Crimea, penisola filorussa dove un commando armato ha preso d’assalto il parlamento, issando la bandiera di Mosca: "L’integrità territoriale è minacciata, assistiamo a manifestazioni separatiste in Crimea, dico ai russi di non sfidarci, siamo amici e partner". La Crimea faceva parte del territorio russo fino al 1954, quando l’Urss la annettè alla repubblica socialista sovietica dell’Ucraina, e continua a ospitare la flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli. "L’Ucraina vede il suo futuro in Europa in quanto membro dell’Unione europea", ha detto il premier, che ha escluso una sua candidatura alle presidenziali di maggio.

Oggi a Bruxelles, nell’ambito della riunione ministeriale, si svolge la riunione della commissione Nato-Ucraina. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen scrive su Twitter: "Sono preoccupato per gli sviluppi in Crimea. Sollecito la Russia a non intraprendere azioni che possano accrescere la tensione o creare equivoci". Intanto Christine Lagarde, presidente del Fondo monetario internazionale, fa sapere che l'Fmi è pronto a rispondere alla richiesta d'aiuto avanzata dall'Ucraina. "Le autorità ucraine mi hanno informato oggi della loro richiesta di aiuto dal Fmi. Siamo pronti a rispondere e, nei prossimi giorni, invieremo un team a Kiev per un dialogo preliminare con le autorità. Questo consentirà al Fmi di effettuare la sua consueta valutazione tecnica e indipendente sulla situazione economica in Ucraina e, allo stesso tempo, avviare il dialogo sulle riforme alla base per un programma del Fmi" afferma Lagarde, sottolineando che il Fmi sta inoltre "discutendo con i nostri partner internazionali su come meglio aiutare l’Ucraina in un momento critico della sua storia.

Siamo incoraggiati dalle dichiarazioni di appoggio che sono state espresse".

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