Roma

Eur, dove la «movida» ha più sapore

Chiara Cirillo

Con «Estate all’Eur», la rassegna multiculturale promossa da Eur Spa sotto il patrocinio di Regione, provincia e comune, martedì scorso si sono aperte le danze alla «movida» estiva del quartiere. Aperitivi al chiaro di luna, concerti, gite in battello e corsi di danza. Fino al 30 settembre il quartiere farà da sfondo a un interessante calendario di appuntamenti con danza, spettacoli e concerti. Tra le iniziative «Rock city» al giardino degli Eucalipti, un villaggio dedicato alla musica rock, dove ogni sera concerti di musica gratuita e poi fitness al Rose Village con corsi di nuoto, danza e spinning, tanto per non perdere la linea. L’aperitivo di quest’estate all’Eur si sorseggia tra un convegno e un altro alla new entry del quartiere, il Bmc Café, locale all’interno del parco del Turismo (per maggiori informazioni www.eurspa.it).
Certo tante cose da fare, certo non si può restare a stomaco vuoto. E allora ecco una mini guida su dove andare a mangiare e su dove «farsi» un aperitivo, uno spuntino o un buon bicchiere. Partendo da realtà consolidate che si confermano come punti di ritrovo per gli «eurini» (o «euresi»?) come Palombini, Giolitti o Tornatora, vediamo le altre proposte per non rimanere «a secco» tra un concerto e un altro. E iniziamo proprio da quello che è uno dei simboli del quartiere, il Fungo: quel serbatoio idrico attualmente sede di uno dei più particolari ristoranti della capitale. Un locale doppio: da un lato il Gran caffè, preferito dagli «under 30» per scorpacciate senza salassi al portafogli.; dall’altro l’Enoteca, gestita con amore smisurato da i due proprietari: Riccardo Reggiani e Massimo Dell’Armi, fautori tra l’altro di frequenti incontri dedicati alla diffusione della cultura del vino. In questo periodo facile incontrare produttori, partecipare a serate a tema e degustazioni (piazza Pakistan, 1 tel. 065921433 e 065921433).
Scendiamo dalle nuvole per recarci in un luogo di culto per i residenti che amano il buon vino: l’Antica Enoteca Ciarla: dove è facile trovare tutto il panorama nazionale, dai nomi più blasonati a quelli più a buon prezzo, ma non per questo meno appetibili. Aperto dal mattino fino a sera propone anche fantasiose proposte à manger (via Canzone del Piave, 3 tel. 065010102). Sempre nel ramo enologico una menzione va all’enoteca Cantina Castrocielo sia per la carta dei vini (nazionali e internazionali) sia per le succulenti divagazioni in cucina di Paolo Cavacece (via degli Astri, 35 tel. 065204979).
La prima pizzeria a legna del quartiere è quella di Antonio Macinati: la gente fa la fila a qualsiasi ora per accaparrarsi un pezzo delle pizze che, come spiega Antonio, non sono né romane né napoletane ma «a metà: né alte né basse» . C’è davvero l’imbarazzo della scelta: i tipi superano il centinaio (via Elio Vittorini, 45 tel. 065010222).
Il locale più romantico è in assoluto lo Chalet del Lago, proprio sulle rive del laghetto. Per una cena a lume di candela, una veloce pausa pranzo o per un gelato dopo cena magari passeggiando mano nella mano, ebbene questo è il posto adatto. E forse quello che più rappresenta l’offerta gastronomica del quartiere, lo Chalet del Lago è da provare almeno un volta (viale America, 288 tel. 065913743). In materia di ice cream, non possiamo non citare Il Gelato il locale di un grande maestro artigiano. Claudio Torcè infatti «anticonformista e irrequieto» fa ricerca ma a modo suo e senza compromessi. E la sua sfida più grande è proporre sempre gusti diversi. Basti pensare che solo per il cioccolato ce ne sono ben dodici declinazioni! Dovrete andarci direttamente perché il telefono non lo vuole (viale dell’Aeronautica, 105). In questa divagazione sul dolce, ci fa piacere concludere questo goloso tour con una novità che aprirà i battenti a settembre: la cioccolateria Dulcis in Fundo infatti (via Tommaso Odescalchi, 13 tel.

065120061) sta lavorando per aprire una graziosa sala da tè, appuntamento dunque con le degustazioni di cioccolato a settembre.

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