L'euforia del Natale e delle feste, resta intimamente collegata ad un grande impiego dell'illuminazione. Si comincia dalle strade, le più commerciali davvero preda di una folle luce fatta da migliaia di lampade, per finire con l'albero casalingo, dotato di tante luci, fisse o ad intermittenza, che restano accese per qualche settimana. Tutto questo, aggravato anche da feste e cenoni, fa dimenticare la nostra bolletta elettrica, che in questo periodo sale vertiginosamente. E per la verità sale anche perché ben pochi tra di noi conoscono il consumo dei vari apparecchi domestici, e fanno i loro conti soprattutto badando a quanti giorni o quante ore hanno trascorso il loro tempo in casa. Ma lo sapete che il vostro vecchio televisore, dotato di tubo catodico, consuma cento watt e due in posizione di standby. Ma sapete che, se presi dalla frenesia del plasma e dell'alta fedeltà, ne acquistate uno nuovo i consumi letteralmente si moltiplicano per quattro? E che il vostro frigorifero, a seconda delle dimensioni e della presenza del congelatore consuma da centonovanta a seicento watt? Quest'apparecchio è quello che più incide sulla bolletta elettrica di una casa normale. Anche la lavatrice non scherza, perchè a seconda dei modelli, vecchi o recenti, il consumo varia da duecento a trecento watt. Un poco come le auto, gli elettrodomestici delle nuove generazioni riducono i consumi da tre a cinque volte, ed è quindi molto spesso più conveniente riacquistarne uno nuovo senza attendere che quello vecchio «muoia», come è invece abitudine di otto persone su dieci.
Anche il lasciare computer, televisori con la spia accesa significa consumi non indifferenti, che incidono sulla bolletta almeno per un settimo. Un buon risultato viene dall'impiego delle lampadine a basso consumo, che in realtà hanno una durata maggiore come valore aggiunto. La voce riscaldamento resta invece tra quelle controversie. L'ideale sarebbe quella di avere pannelli solari come fonte di energia, ma è una realtà che nelle grandi città ha ben poco significato.
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