Alena Seredova stringe l'ultimo bullone del Padiglione Ceco

La Repubblica Ceca taglia il traguardo di primo Paese ad aver ultimato la struttura a Expo che richiama la tradizione del funzionalismo boemo. L'esposizione "Laboratorio di vita": scoperte e brevetti cechi su bonifica dell'acqua tramite le nanotecnologie, decodificazione dei codici genetici delle piante, battaglia contro le malattie del benessere come obesità e diabete

Alena Seredova stringe l'ultimo bullone del Padiglione Ceco

E' stata Alena Seredova a stringere simbolicamente l'ultimo bullone del Padiglione della Repubblica Ceca che tagliato il traguardo di primo Paese a terminare i lavori della struttura con cui partecipa a Expo Milano 2015, avveniristica struttura in acciaio realizzata dalla Koma di Vizovice, società responsabile dei lavori.

“La Repubblica Ceca ha presentato la domanda all´Expo 2015 di Milano solo 18 mesi come Paese numero 123 ad aderire all'Esposizione Universale, ma è stato primo a concludere i lavori di costruzione del Padiglione già a cavallo tra settembre e ottobre 2014. Questo per noi è vero motivo di orgoglio - ha detto Alena Seredova che è testimonial ufficiale del Paese a Expo -. Da noi c’è una bellissima espressione, zakousnout, con cui esprimiamo la volontà, ferma e irremovibile, di onorare un impegno preso. Abbiamo dimostrato proprio questo: abbiamo onorato il nostro impegno con Expo 2015”.

Nel corso dell’evento inaugurale, il Commissario generale della rappresentanza ceca ad Expo Milano 2015 Jiri Frantisek Potuznik ha offerto agli ospiti offrendo la più celebrata tra le birre boeme, la Pilsner Urquell, sottolinenando che “tra i padiglioni dei partecipanti ufficiali, quello ceco è il primo che i visitatori incontreranno entrando nel sito, all’estremità Nord-Ovest del Decumano, aver costruito velocemente non ci ha impedito di mantenere un alto lo standard qualitativo, offrendo un’esposizione rappresentativa e attraente”.

Ladislav Slamecka, responsabile del progetto per Koma ha ricordato che la velocità della costruzione del Padiglione é stata resa possibile grazie ad un sistema di moduli prefabbricati che dopo l´Esposizione Universale verranno smontati con la stessa velocità e in forma altrettanto ecologica: “I moduli sono stati portati smontati in loco e qui sono stati preparati ed assemblati come nel gioco del meccano”. Marco Crotti, direttore dei lavori della società italiana Progeca che, per conto della Koma, cura i lavori di ingegneria ha aggiunto: “E' stato un ottimo esempio di collaborazione tra Repubblica Ceca e Italia che ha portato ad uno splendido risultato. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato con dedizione e continuità anche in tutto il periodo estivo”. Crotti ha spiegato: “L’intero padiglione è stato realizzato con soli 100 metri cubi di calcestruzzo adottando soluzioni costruttive ecologiche e di basso impatto ambientale”.

Il Padiglione della Repubblica Ceca che, con le sue linee pulite richiama la tradizione del funzionalismo boemo, presenterà l'esposizione Laboratorio di vita con la presentazione di alcune scoperte e brevetti cechi: l'innovazione nell'ambito della bonifica dell'acqua tramite le nanotecnologie, la decodificazione dei codici genetici delle piante agricole e la battaglia contro le cosiddette malattie del benessere come ad esempio l'obesità e il diabete saranno illustrate tramite oggetti artistici creati dai giovani autori cechi.

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