La fede senza tempo delle icone russe
18 Luglio 2005 - 00:00Il Centro Russia ecumenica ospita la collezione Bigazzi con opere che vanno dal 700 ai giorni nostri
Silvia Castello
Arrivano dal cuore della Toscana le icone russe della rara collezione del giornalista Francesco Bigazzi. Il museo che di solito le ospita è situato allinterno del palazzo Pretorio dellborgo medioevale di Peccioli, tra Pisa, Lucca e Firenze: uno spazio dalle grandi risorse iconografiche di stampo pregiottesco. Ha aperto i battenti nellanno del Giubileo, ma linteresse è poi cresciuto a tal punto che le opere sono già state esposte a New York presso lAmerican Bible Society in una mostra itinerante che ora giunge anche a Roma con «Larte accende lanima», al Centro Russia Ecumenica.
Liniziativa ha lo scopo di diffondere la cultura e la spiritualità cristiana orientale. Con il termine «icona» si indica generalmente un dipinto sacro su tavola lignea secondo i princìpi di una tecnica e di uniconografia antichissime. La tradizione parte nei primi anni del cristianesimo nellimpero bizantino. Il massimo splendore del genere viene tuttavia raggiunto in Russia a partire dal X secolo. Qui la venerazione e diffusione delle icone raggiunge tutta la popolazione: oltre ad ornare le chiese, le immagini sacre sono presenti in ogni casa. Questa preziosa collezione propone sessanta opere dei secoli XVIII, XIX e XX. Si tratta di un filone iconografico di perfezione artistica e forza suggestiva, pressoché inedito per il pubblico italiano soprattutto rispetto alle più note icone medioevali ed ha la peculiarità e linteresse di essere testimonianza di un nesso tra spiritualità antica e mentalità moderna. Offre altresì la possibilità di conoscere vari aspetti della devozione «privata», nutrita nellintimità familiare e dellarte religiosa russa, dischiudendo una nuova pagina della sua storia. «La bellezza dellicona - spiega il maestro iconografo Adolf Ovcinnikov - non è una bellezza quotidiana, terrena, ma unascesa verso il creatore, unarte di comunione, ecclesiale, che riporta al creatore tutti quanti; esecutori e spettatori, in ununità dove è difficile stabilire chi sia lautore, lartista o coloro che completano licona che la loro fede».
La mostra è al Centro Russia Ecumenica (Borgo Pio 141) fino al 24 settembre. Ingresso gratuito, orario: lunedì-venerdì 9.