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Fieracavalli punta sull'etica E va in mostra a Veronafiere

Alla 121ma edizione attese 750 aziende del settore Il focus è sul benessere degli animali e sull'ambiente

Andrea Farinacci

Un nuovo approccio etico al mondo del cavallo. Per la 121sima edizione di Fieracavalli, uno tra i più importanti saloni equestri internazionali a Veronafiere da oggi al 10 novembre, promuove un progetto multidisciplinare che ha l'obiettivo di diffondere una cultura sempre più rispettosa del benessere dell'animale, ponendo anche l'accento sulla sostenibilità ambientale. La manifestazione vede protagonisti 2.400 cavalli di 60 razze, 750 aziende del settore da 25 Paesi, buyer in arrivo da 18 nazioni, 35 associazioni allevatoriali e ospita oltre 200 eventi, tra gare, spettacoli e convegni.

«Fieracavalli si conferma il punto di riferimento per un pubblico di appassionati che ha superato i 160mila visitatori da 60 Paesi nel 2018», ha commentato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, aggiungendo che «con l'Academy vogliamo diventare capofila di un'iniziativa che riunisce cavalieri, esperti, istituzioni, università e ricerca». Anche la comunità scientifica infatti è coinvolta perché parlare di etica significa approfondire un rapporto speciale che unisce da oltre cinque millenni uomo e cavallo. L'Academy, è un percorso che inizia da lontano. «Nel 2014 abbiamo istituito una commissione incaricata di tutelare gli oltre 2mila animali presenti in fiera», ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, precisando che «ora abbiamo messo a sistema questa esperienza per sostenere in modo etico l'evoluzione del ruolo del cavallo nella società».

Fieracavalli Academy si articola in cinque diverse aree con iniziative specifiche, coordinate da un gruppo di referenti. L'area Sport è curata dal fondatore del Team Wow, Vittorio Garrone, e dal campione e trainer di fama internazionale Michel Robert. La parte sportiva è da sempre anima della rassegna di Veronafiere che accoglie l'unica tappa italiana della Coppa del mondo di salto ostacoli, la «Longines FEI Jumping World Cup». A loro il compito di consigliare e formare i giovani cavalieri che a Fieracavalli hanno l'opportunità di partecipare ai corsi teorici e pratici di equitazione naturale.

La tutela del benessere animale è affidata a Nicole Berlusconi, presidente di Progetto Islander, realtà che si occupa del recupero di cavalli maltrattati. Con lei anche Matteo Gianesella, professore di Clinica medica veterinaria dell'Università degli Studi di Padova. Entrambi proseguono il lavoro iniziato cinque anni fa come membri della commissione etico-scientifica di Fieracavalli. Per l'equitazione western Fieracavalli lavora a stretto contatto con il circuito Elementa Masters. Quest'anno in fiera sarà organizzata una première internazionale di reining secondo rigorosi standard etici.

Mara Manente, direttrice del Ciset (Centro internazionale di studi sull'economia turistica dell'Università Ca' Foscari di Venezia) supervisiona il settore dell'Academy che fa riferimento a equiturismo e sostenibilità. La collaborazione con il Touring Club Italiano ha portato all'istituzione di «Horse Friendly», marchio di qualità che certifica hotel, maneggi, ippovie, parchi, e agriturismi.

L'etica dell'Academy si declina, infine, nel sociale, ambito gestito da Leonardo Zoccante, professore dell'Azienda ospedaliera universitaria di Borgo Trento-Verona, con un focus sull'importanza del cavallo nella pet-therapy.

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