Cultura e Spettacoli

Il film del weekend: "Quel fantastico peggior anno della mia vita"

Un high school movie indipendente americano in equilibrio tra commozione, cinismo ed elemento comico. Insaporito da citazioni cinefile e fotografia creativa.

Il film del weekend: "Quel fantastico peggior anno della mia vita"

In anni recenti si sono visti diversi cancer movie sul grande schermo, soprattutto declinati sotto forma di dramedy adolescenziale, ma quello appena uscito nelle sale italiane col titolo di "Quel fantastico peggior anno della mia vita" ha caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere, non a caso al Sundance Film Festival di quest'anno si è portato a casa il Gran Premio della Giuria e il Premio del Pubblico. Mischiando colto citazionismo cinefilo, sense of humor e scelte stilistiche non convenzionali, il regista Alfonso Gomez-Rejon e lo sceneggiatore Jesse Andrews, sul cui romanzo si basa il film, affrontano il tema della malattia terminale in età giovanile con una freschezza inconsueta. Siamo di fronte non solo a un coming-of-age ma anche ad un viaggio nel significato della parola amicizia e ad un omaggio al cinema.

Greg (Thomas Mann) è un liceale all’ultimo anno, molto schivo e incerto sul futuro. Occupa tutto il suo tempo libero a girare parodie di grandi film assieme al suo unico amico, Earl (RJ Cyler). Quando la madre lo costringe a frequentare Rachel (Olivia Cooke), una ragazza affetta da leucemia, le giornate di Greg prendono una piega inaspettata.
Tecnica ineccepibile, dialoghi arguti e veloci, personaggi originali eppure credibili. Sono questi alcuni degli ingredienti che impreziosiscono una pellicola che, per tematica, rischiava di essere simile a tante altre. L'equilibrio con cui sono dosate freddure, ironia e dramma, rende possibile qualcosa di raro: il film è toccante senza mai cadere nel patetico, restando lontano da cliché sentimentali e da ricatti emotivi.

Malinconia ed eccentricità vanno a braccetto per tutta la durata del girato. I riflettori sono puntati sulle difficoltà che si accompagnano al processo di crescita e all'esperienza della perdita ma, sullo sfondo, l'atmosfera sognante e a suo modo lieve, che rende quest'opera così originale, non viene mai del tutto compromessa.

Lontano dalla stucchevolezza e dalle storie d'amore strappalacrime di certi teen-drama, "Quel fantastico peggior anno della mia vita" è un'opera agrodolce e creativa, piena di cuore e umorismo, a tratti adorabile.

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