Scienze e Tecnologia

Firefox a quota 400 milioni

Il browser open source cresce in tutto il mondo, ma in particolare in Europa e Oceania. In Slovenia lo usa addirittura un internauta su due

Firefox a quota 400 milioni

Quattrocento milioni di download: un successo inimmaginabile per il browser Web di casa Mozilla, che secondo la francese XiTi Monitor ha toccato uest’estate una quota di mercato del 28% nel panorama europeo. Il dato merita alcune considerazioni: Firefox ha accresciuto la propria base installata in tutti i paesi, con l’Ungheria che registra il maggiore incremento. Laggiù quattro internauti su dieci usano Firefox: all’inizio dell’anno la percentuale era del 27%. L’Italia è fuori dalle prime posizioni, stilate su base percentuale: sono gli sloveni a fidarsi maggiormente del browser Web open source adottandolo in un caso su due, seguiti a ruota dai finlandesi.

Tra i paesi più grandi si segnala la Germania (in ottava posizione assoluta), che supera il 35% ma che mostra tassi di crescita più ridotti della media.
A livello globale, Firefox cresce in tutti i continenti, in particolar modo in Sud America; la quota di mercato, tuttavia, è ben inferiore rispetto a quella europea, raggiungendo il 15,5%. Il continente che usa maggiormente Firefox è l’Oceania, con il 28,9%.

La guerra dei browser
Ritornando ai 400 milioni di download, bisogna tenere conto che la cifra non costituisce la base installata, e questo viene sottolineato dagli stessi componenti del team di Firefox; va da sé che il dato si riferisce al repository ufficiale e non tiene conto che ci sono altri modi per ottenere il browser Web (un esempio su tutti: i repository che fanno capo alle varie distribuzioni Linux).

È tuttavia innegabile come l’effetto-Firefox si sia rivelato dirompente: il mercato dei browser Web è stato infatti in mano a Microsoft per quasi un decennio, con percentuali bulgare (ben oltre il 90%). La storia è nota: mentre Firefox cresceva, Microsoft era impegnata su altri fronti, in ossequio alle sue molteplici attività, trascurando Internet Explorer. Che si è trovato a un certo punto a perdere pezzi: dalle quote di mercato, agli aspetti legati alla sicurezza, alle funzioni d’uso.
La nascita di Explorer 7 ha riequilibrato in parte i giochi, consentendo a Microsoft di colmare buona parte del gap: secondo Redmond, il nuovo browser ha già abbondantemente superato quota 100 milioni di installazioni.

Il dato fa pensare, tanto più che si tratta di un software che può essere scaricato solo da una copia autentica di Windows: boutade o successone? O miracoli di Windows Update? Non sta a noi dire: ma è certo che dopo avere corso il golden boy Firefox rallenta.
L’attesa beta di Firefox 3 (Gran Paradiso) debutterà a metà autunno. E pare che Explorer 8 sia qualcosa in più di un semplice bozzetto sulla scrivania di Gates. Il tutto mentre all’orizzonte si profila Opera 9.

5: non ancora definitivo, ma promette meraviglie.

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