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Flotte aziendali, le sfide tra sicurezza e telematica

Dall'importanza dei software all'efficienza fino al monitoraggio. E intanto vola il full hybrid

Flotte aziendali, le sfide tra sicurezza e telematica

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Le flotte aziendali trainano l'elettrificazione nel campo delle quattro ruote. Questo è ciò che emerge dagli studi condotti da autorità del settore, quali sono l'Osservatorio sulla mobilità aziendale Top Thousand (composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende) e la rivista Fleet Magazine, enunciati in occasione del Fleet Motor Day, l'evento annuale dedicato ai gestori di flotte svoltosi all'autodromo di Vallelunga (Roma). Si parla di auto, veicoli commerciali leggeri e, in seconda battuta, trucks che stanno spingendo forte verso la nuova mobilità a zero, o quasi, emissioni. Le motivazioni che risiedono dietro alla scelta di spostarsi verso alimentazioni di nuova generazione sono di tipo etico, infatti molte aziende hanno la volontà di dare il buon esempio sposando a pieno l'idea di un mondo più green, e di natura pragmatica, perché questi mezzi possono avere degli accessi agevolati in alcune aree riservate ai veicoli ecologici. La voce grossa, tra le motorizzazioni, è quella delle full hybrid che dominano rispetto alla concorrenza. Lo scorso anno ne sono state immatricolate 4.850 unità, mentre quest'anno le previsioni le spingono in maniera decisa verso le 11.000. Seguono a distanza le full electric, che nel 2023 hanno registrato 2.200 immatricolazioni, cifra che secondo le analisi sull'anno corrente verrà confermata totalmente. Brusca frenata, invece, per le plug-in che durante il 2024 non dovrebbero andare oltre le 1.700 unità. Questi sono i freddi numeri all'interno di un mercato dell'auto, dove il noleggio incide sul 30% del nuovo. Per quanto riguarda le alimentazioni tradizionali, benzina e diesel, queste restano il baluardo di chi è ancora spaventato da alcuni fattori, quali: autonomia non sufficiente (nel caso soprattutto delle 100% elettriche), costi di acquisto/noleggio troppo elevati, difficoltà nelle ricariche e diffidenza da parte dei guidatori verso i mezzi alla spina. Intanto, per rendere le flotte aziendali più sicure entra in campo la tecnologia, come quella fornita da LoJack, che ha realizzato una nuova versione della piattaforma LoJack Connect, che permette di tenere sotto controllo i dati rilevati in tempo reale - dagli apparecchi installati nativamente sull'auto e di avere precise informazioni sulla diagnostica di bordo, sui chilometri percorsi, sul consumo di carburante e sul livello di carica della batteria. A questi dati appena citati, si sommano quelli percepiti dai dispositivi LoJack, che vanno dal rilevamento del comportamento di guida alla posizione esatta, dalla funzione di geofence alla gestione di eventuali sinistri, con il sistema CrashBoxx che dà l'opportunità alle società di noleggio e ai fleet manager di essere informati istantaneamente sugli incidenti che vedono coinvolte le auto del proprio parco, il tutto in un singolo pannello di controllo. Per tenere sotto controllo lo stato generale delle flotte aziendali, anche in caso di sinistro, arrivano anche l'intelligenza artificiale e il machine learning, come nel caso di Geotab. Quest'ultima spiega che l'AI serve a combinare i dati rilevati con informazioni di contesto per giungere a una valutazione molto più precisa del singolo caso. Eliminato il rumore è possibile identificare i veri fattori di rischio principali e definire la probabilità di avere determinati tipi di incidenti in futuro. Da qui l'utente finale parte per le sue attività di prevenzione.

Dunque, con l'ausilio della tecnologia e delle soluzioni telematiche, si rendono le strade più sicure e per le aziende si possono massimizzare le opportunità di business.

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