Roma

«Fregene ci ha stregato». Firmato: 42 amanti

Esce il secondo volume di racconti dedicati alla cittadina balneare e scritti da frequentatori eccellenti

Andrea Cuomo

C’è il regista Citto Maselli, che ripercorre l’amore del mondo del cinema per Fregene sin dal 1948, quando lui stesso, giovane aspirante cineasta, fu ospite della bellissima (e purtroppo demolita) villa che Alessandro Blasetti si era fatto costruire nella zona sud della cittadina. C’è il ministro Antonio Marzano, per il quale «il genius loci di Fregene è forse proprio la discrezione: un garbo naturale, sempre più raro oggi, che permette e favorisce la riflessione e la meditazione». C’è il siciliano Giuseppe Mannino, presidente del consiglio comunale di Roma, che ama farvi il bagno di notte, e quando accade gli sembra di stare nella sua isola. C’è Debora Caprioglio, per il quale Fregene «non è di sicuro il posto più bello d’Italia», ma «ha un fascino tutto suo, è come un’attrice di brutto aspetto che quando sale sul palcoscenico improvvisamente e inspiegabilmente diventa bella». Ci sono loro e altri 38 autori in «Fregene racconta ancora...» (Bandiera e Bandiera edizioni, 248 pagine, 13 euro), il secondo volume di una vera e propria saga letteraria dedicata alla cittadina balneare vicina a Roma, ma anche da questa lontanissima per ambiente e ritmi di vita. L’anno scorso era uscito «Fregene racconta», oggi esce il naturale seguito, con 42 capitoli ognuno affidato a un personaggio famoso - ci sono attori, scrittori, giornalisti, politici, intellettuali - in qualche modo legati a Fregene e che ha raccolto con entusiasmo l’invito che gli ideatori dei due volumi, Marina Pallotta e Fabrizio Monaco, hanno lanciato tempo fa a tutti i frequentatori e gli amanti di Fregene. Con una finalità benefica, oltretutto, perché parte dei proventi del libro saranno devoluti a favore del «Progetto Bambini» un’iniziativa nazionale promossa dall'Unitalsi a favore delle famiglie che debbono ricoverare i loro bambini in strutture ospedaliere specializzate lontane dalla propria residenza.
Ognuno racconta Fregene come vuole: c’è chi ha attinto ai ricordi personali, c’è chi ha tratto ispirazione per un racconto o (pochi, in verità) per una poesia. Tra gli autori ci sono Mario Baccini, Lavinia Biagiotti Cigna, Florinda Bolkan, Umberto Broccoli, Giuliana Calandra, Maurizio Costanzo, Massimo Dapporto, Silvana Giacobini, Giancarlo Magalli, Franco Monteleone ed Enrico Papi. C’è anche, per il secondo anno consecutivo, Mario Canapini, sindaco di Fiumicino (e quindi di Fregene) e grande sostenitore dell’iniziativa: ha acquistato a titolo personale parecchie copie per sostenere il progetto benefico.
Piace poi sottolineare il contributo di Jader Jacobelli, il grande giornalista televisivo che, poco prima di morire, ha scritto il contributo «Di giorno, non di notte», che compare per primo trasgredendo all’ordine alfabetico di presentazione dei racconti, come estremo omaggio a un grande personaggio che ha amato Fregene.

E proprio a Fregene, al «Gilda on the Beach» di quel Giancarlo Bornigia che compare tra gli autori, il volume è stato presentato nei giorni scorsi con una bella festa-evento.

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