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FUORI DALLA NOTIZIA - Il fantasma del comunismo? È una bella ragazza

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

LA NOTIZIA. Il fantasma di una donna morta nel secolo scorso avrebbe abitato per anni i corridoi della sede del parlamento di San Pietroburgo, terrorizzando numerosi deputati che non hanno esitato a praticare riti «esorcisti» nella Duma cittadina. A svelarlo è il quotidiano «Nezavisimaia Gazeta» che cita Elena Babich, una delle «vittime» dello spettro e membro del partito liberal-democratico russo, guidato dall'eccentrico leader Vladimir Zhirinovski.
Secondo quanto raccontato da Babich alla stampa, lei e altri suoi colleghi avrebbero visto, negli anni passati, uno spirito aggirarsi nei corridoi del palazzo Mariinski, elegante edificio costruito a metà del XIX secolo e sede del potere legislativo di San Pietroburgo. Le descrizioni del fantasma, rilasciate dai testimoni, coincidono nei minimi dettagli: tutti dicono di aver visto la figura di una donna semitrasparente con addosso un abito del secolo scorso che «solitamente appariva nelle giornate umide e di pioggia», precisa Babich.
Preoccupati dalla inquietante presenza, i deputati hanno fatto una ricerca negli archivi e hanno scoperto che nel punto in cui si aggirava il fantasma nel 1903 era morta una donna, in circostanze non precisate. I parlamentari hanno pensato di chiamare un prete per placare la sua anima, ma poi hanno riflettuto che, se la causa della morte fosse stata il suicidio, la chiesa ortodossa non avrebbe praticato alcun rito sullo spirito di una peccatrice. Così, racconta Babich, «abbiamo cercato di calmare noi stessi quell'anima in pena, con icone e preghiere». Ma il tentativo è fallito perché durante l'«esorcismo» uno dei partecipanti si è sentito male.
I deputati si sono rivolti allora a una santona nei pressi del lago Baikal, nella Siberia meridionale. «Appena è arrivata, la donna ha confermato la presenza di un'anima perduta e mi ha spiegato che cosa avremmo dovuto fare, suggerendomi di riunirci, almeno in sette, e pregare usando candele benedette», racconta Babich. La cerimonia è stata organizzata in un giovedì santo e da due anni a questa parte il fantasma non è stato più avvistato. Uno sciamano della regione dei Nentsi, popolazione indigena della Russia settentrionale, contattato dai parlamentari, ha confermato l'assenza di spettri nel palazzo. (fonte: Ansa, 28 ottobre 2009).

FUORI DALLA NOTIZIA. Finalmente svelata l'identità del fantasma che da qualche tempo «infesta» il parlamento di San Pietroburgo. Si tratta di Lara, l'amante del dottor Zivago. È stata la stessa crocerossina a uscire allo scoperto con un'intervista esclusiva rilasciata alla «Nezavisimaia Gazeta».
«Sulle prime - confessa Lara - il dottor Pasternak si era opposto al mio ritorno. Temeva che qualcuno, riconoscendomi, tirasse di nuovo in ballo la storia dell'autore controrivoluzionario, di Zivago fascista e cose del genere... Cose che, con l'aria che tira in Russia di questi tempi, non sarebbe stata una bella pubblicità per il Paese. Ma poi, quando ha capito che il mio voleva essere semplicemente un rientro in patria dopo oltre cinquant'anni passati lontano da casa, e soprattutto che non avevo intenzione di far casino con l'eredità di Jurij... mi ha dato il permesso di apparire. Perché ho scelto Pietroburgo? Semplice, perché a Pietroburgo abita attualmente il fantasma di Tolstoj, il mio scrittore preferito. Ma non ditelo al dottor Pasternak. Sapete...

lui è molto geloso».

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