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La gag di Crozza a Ballarò? Liberamente "ispirata" al web Lui: "Ho sempre copiato"

Le battute del comico sulla neve a Roma ricordano molto quelle lette in rete negli scorsi giorni. Prenderlo in giro diventa un trend e lui si difende: "Ho sempre copiato". VIDEO

La gag di Crozza a Ballarò? Liberamente "ispirata" al web Lui: "Ho sempre copiato"

Comici state attenti: se per preparare la vostra gag cercate ispirazione sul web ricordate di segnarvi l'autore delle battute che più vi piacciono o rischiate di fare la fine di Maurizio Crozza.

No, non stiamo parlando di un nuovo caso Luttazzi. Come ogni martedì il comico ha aperto la puntata di Ballarò. Il tema è, come prevedibile, il maltempo e la neve che ha paralizzato Roma. Peccato che qualcuno si sia accorto di aver già sentito quelle frasi. Il primo a capire dove le aveva lette è stato Andrea Sarubbi, deputato Pd famoso per aver portato su Twitter le discussioni di Montecitorio con l'hashtag #opencamera.

"E pure questa settimana Crozza ha fatto spesa proletaria su Twitter...", scrive il deputato allegando un'immagine che dimostra come la frase appena pronunciata dal comico sia simile al post di Davide de Serio, giornalista e utente del social network. E così altre due battute, una presa da Claudia Voltattorni e una dall'utente Daniel 100gs.

Sarubbi sostiene che non è la prima volta che Crozza si ispira al web. Gli iscritti a Twitter si sono scatenati e hanno creato anche un hastag ad hoc, #copiaeincrozza, già tra i primi 10 trend della piattaforma. Leggendo i commenti, però, non sono molti quelli che crocifiggono Crozza. Quasi tutti sottolineano che più che copiare, il comico si sia soltanto ispirato alle battute lette in rete. E qualcuno gli lancia anche "un'ancora di salvezza": "Per placare gli animi, si potrebbe chiedere a Crozza di scegliere un tweet settimanale citandone l'autore", scrive Istintomaximo. E Marco Castellana insinua: "Se non fosse stato Crozza a copiare le battute sareste stati di sicuro più cattivi".

Passano 12 ore e il comico si difende. In una lettera al Corriere scrive: "Lo confesso: è tutto vero ono trent’anni che io lavoro copiando dalla rete. Anche quando la rete non esisteva, io la copiavo. A scuola ho sempre copiato da Twitter. Anche questo comunicato non è mio: l'ho appena trovato su Twitter".

E poi sottolinea: "Tra l'altro: io Twitter non ce l'ho.

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