Genetica e robot in tre laboratori

Barbara Carrer

Utilizzare robot industriali ad alta tecnologia che riconoscono forme e colori, studiare ed estrarre il proprio Dna, effettuando la prima parte del test considerato come prova inconfutabile nelle aule giudiziarie. E ancora: costruire una radio scegliendo le componenti appropriate, o comunicare con l’alfabeto morse grazie a due telegrafi.
Queste alcune delle opportunità offerte a studenti, insegnanti, famiglie, ed appassionati, dai tre nuovi laboratori del Museo Nazionale della Scienza e tecnologia, inaugurati, ieri, alla presenza di media, ospiti e sponsor (tra cui il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti e il direttore generale del Museo Fiorenzo Galli).
Si tratta di robotica, genetica e biotecnologie, telecomunicazioni. Alla loro realizzazione si è giunti attraverso un percorso di progettazione e sviluppo durato due anni. L’obiettivo perseguito è l’avvicinamento dei giovani, sempre meno presenti nelle facoltà scientifiche, a queste discipline, partendo dalle scuole elementari e medie. A questo scopo è finalizzato il progetto «Educare alla Scienza e alla Tecnologia (Est), promosso da Fondazione Cariplo che prevede un percorso di formazione rivolto anche agli insegnanti. L’area robotica, in particolare, protagonista dell’iniziativa, offre la possibilità di interagire con macchine e dispositivi.
E, cosa più avvincente, consente la progettazione, costruzione e programmazione di un vero robot. Il nuovo settore si divide in due zone: una interattiva, composta da cinque vetrine legate, ciascuna, a un tema particolare(nella prima sono presenti i due robot antropomorfi messi a disposizione da Mitsubishi), l’altra didattica in cui svolgere le attività con le scuole. Il tutto, pensato per stimolare la curiosità ed il senso pratico dei giovani, educandoli ad un innovativo approccio con l’idea di Museo.

Quest’ultimo, lungi dall’essere identificato come qualcosa di polveroso, statico, ed avulso dalla realtà, deve essere vissuto in modo energico e propositivo.

Commenti