Ghinolfi (Aniasa): «Per le flotte è tempo di rivoluzione digitale»

Il settore del noleggio si appresta a chiudere il 2013 più o meno come l'aveva cominciato: registrando, cioè, una tenuta in termini di fatturato accompagnata, però, da un significativo calo delle immatricolazioni, frutto del clima di incertezza che ancora frena gli investimenti dei clienti. In attesa che il morso della crisi si allenti, le aziende del comparto si impegnano comunque ad aggiornare l'offerta per ridurre i costi di gestione e, quindi, rimanere competitive sul mercato. Per esempio, digitalizzando progressivamente una parte dei servizi commerciali e operativi. Seppur in maniera più graduale rispetto ad altri mercati, insomma, la massiccia diffusione di moderni device come smartphone e tablet sta impattando anche sul mondo del noleggio. «Quello della digitalizzazione è uno dei trend più significativi vissuti oggi dal nostro settore - conferma Paolo Ghinolfi, presidente di Aniasa, l'associazione di Confindustria che riunisce le società di noleggio a lungo e breve termine -. Quasi tutti gli operatori, ormai, sono orientati a fornire applicazioni e sistemi digitali che garantiscono ai clienti, siano essi fleet manager o driver, un accesso più semplice ai servizi, velocizzando operazioni che in passato richiedevano necessariamente il contatto telefonico o personale». In effetti, basta scorrere le offerte delle principali società di noleggio per imbattersi in un proliferare di app e soluzioni online che permettono di valutare le performance della flotta, informarsi sulle ultime novità normative, gestire multe e sinistri, o più semplicemente prenotare un tagliando, ricevere assistenza stradale e trovare la stazione di servizio più vicina. I servizi del noleggio, insomma, si evolvono. E, parallelamente, si ampliano i target di clientela. Dopo anni di progetti rimasti sulla carta, per esempio, nell'ultimo periodo hanno visto la luce diversi prodotti di noleggio a lungo termine dedicati ai privati non possessori di partita Iva. «È un bacino potenzialmente enorme - dice Ghinolfi - e il fatto che alcune società abbiano cominciato a collocare sul mercato simili prodotti rappresenta un segnale chiaro che il percorso verso i clienti privati si sta finalmente avviando in maniera concreta. Certo, le difficoltà non mancano, soprattutto in un momento di difficoltà economiche generalizzate, in cui lavorare sull'affidabilità del privato e sulla sua capacità di far fronte ai canoni di noleggio può rivelarsi un'operazione complessa. Ritengo, però, che la direzione sia ormai tracciata: anche perché, contrariamente a quello che alcuni pensano, il noleggio non comporta benefici solo per le aziende con un certo numero di vetture o determinati chilometraggi, ma può essere conveniente per anche per i privati». Intanto il mondo del noleggio, e Aniasa in particolare, si prepara a un passaggio di consegne: a fine dicembre, terminerà infatti il mandato triennale di Ghinolfi al vertice.
«Ritengo - risponde - che siamo riusciti a fare diverse cose importanti. In primo luogo supportando le associate che, complice la crisi, sono state costrette a profonde ristrutturazioni interne, in termini tanto di organizzazione quanto di processi. C'è poi l'ampio capitolo delle relazioni, a cominciare da quelle intrattenute con i ministeri e con il Parlamento per far comprendere le peculiarità e le esigenze del settore.

Credo di lasciare in eredità al mio successore un'Aniasa che ha aumentato la propria capacità di interlocuzione a tutti i livelli, un'associazione solida che può continuare a fornire un grande contributo alle aziende del noleggio, al mercato e quindi, in ultima istanza, ai clienti finali».

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