Giovanni Crisostomo

Questo Padre della Chiesa nacque verso il 350 ad Antiochia. La sua era una famiglia cristiana e molto ricca, che lo fece studiare da uno dei migliori maestri del tempo, il retore Libanio (che pur era pagano). Giovanni ricevette il battesimo nel 368 e fu avviato alla carriera ecclesiastica dal vescovo Melezio. Ma Giovanni cercava ben altra perfezione e se ne andò tra gli eremiti del monte Stilpio, tra i quali rimase quattro anni. Trascorse altri due anni in completa solitudine in una grotta. Ma quella vita non era per lui. Infatti, si ammalò e dovette tornare ad Antiochia. Qui si sottopose alla guida di Melezio, che nel 386 lo consacrò diacono e, cinque anni dopo, sacerdote. Giovanni trovò la sua vera vocazione nell’oratoria, predicando. Divenne il più grande oratore del mondo tardo-antico, tanto da venire detto, in greco, Crisostomo, «bocca d'oro». Nel 397 venne consacrato vescovo di Costantinopoli, capitale dell’impero romano d’Oriente. Qui si dedicò soprattutto alla carità verso i poveri (cosa che gli procurò un altro soprannome: l’Elemosiniere). Ma, di quei tempi, a fare il vescovo di Costantinopoli si correvano dei rischi. Infatti, Giovanni finì per scontrarsi con la corte imperiale, cosa che gli costò per due volte l’esilio. E in esilio morì, nel 407, a Comana nel Ponto. Fu sepolto nella cappella dedicata a s.

Basilisco, accanto alle spoglie del martire. In seguito il suo corpo fu portato a Costantinopoli, dove rimase fino al 1204. In quell’anno i crociati lo portarono a Roma, dove oggi riposa in San Pietro. Crisostomo è venerato anche dagli ortodossi.

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