Roma

Il «grande fratello» contro l’illegalità

Nel XX municipio arriva il Grande Fratello. Da lunedì 11 gennaio il Comune ha cominciato ad attivare la prima tranche delle 28 telecamere che entreranno man mano in funzione fra Ponte Milvio, Prima Porta e la Cassia. La zona più a rischio del quartiere.
Sette sono già attive a piazza Saxa Rubra, a Prima Porta, dove si sono registrati spesso problemi di ordine pubblico fra immigrati stranieri. L’occhio elettronico, che ruoterà a 360 gradi su ogni angolo della piazza, resterà collegato 24 ore su 24 con la centrale operativa della polizia municipale. Dai primi di febbraio la video-sorveglianza sarà estesa a Ponte Milvio, dove da un paio di giorni sono iniziati i lavori di installazione. Infine sarà la volta di Tomba di Nerone, sulla Cassia, dove saranno 13, anche perché ormai dalle cronache l’area è «regno dei trans». Verranno posizionate a via Gradoli, largo Sperlonga, via Pirzio Biroli e nel tratto iniziale di via Due Ponti. A largo Sperlonga, al capolinea dell’autobus, sono previste anche due colonnine Sos di soccorso, come chiedeva da tempo il comitato di quartiere di via Biroli. In un mese, il 15 febbraio, l’operazione sarà interamente completata.
Il Grande Fratello, dunque, in campo contro l’illegalità. Contro lo spaccio a cielo aperto, contro il mercato di viados e la prostituzione alla luce del sole. Parecchi residenti tirano un sospiro di sollievo: «Era ora». L’operazione era stata annunciata un paio di mesi fa dal sindaco Alemanno. La promessa è stata mantenuta. «Le telecamere non bastano!» contesta tuttavia il Comitato per la tutela e l’ordine di via Gradoli. «Quale esponente del Comitato - afferma Lucio Maria Frizzoni - rimango perplesso circa la sollecitudine nella messa in opera degli apparati di video-sorveglianza. Sorge il sospetto che possa essere la coperta per nascondere la mancata risoluzione delle vere problematiche della nostra strada». quali sono? «La priorità assoluta - spiega Frizzoni - è l’esecuzione dell’ordinanza sindacale di sgombero del novembre 2007 dei seminterrati del civico 65 e la verifica di abitabilità di tutte le unità immobiliari analoghe più volte segnalate». Sul sito web VignaClaraBlog altri residenti confermano le perplessità. «Questa delle telecamere è la misura più inutile - dice uno -. In via Gradoli si sono verificati pochissimi problemi di ordine pubblico. Mentre se ne sono verificati moltissimi, troppi, di inabitabilità, abuso edilizio, insalubrità di locali adibiti ad appartamenti». Punti di vista. La video-sorveglianza, intanto, dovrebbe riuscire a stroncare il fenomeno prostituzione che più volte gli stessi abitanti hanno denunciato. «Porto tutti i giorni mio figlio di 3 anni in una piccola scuola - scriveva un mese fa proprio su VignaClaraBlog una residente di via Biroli -. Ogni giorno dobbiamo farci strada tra transessuali e travestiti a volte anche ubriachi».
Una denuncia precisa, chiara, insieme a decine analoghe, che non poteva restare inascoltata.

Spetterà ad altri - vigili, commissariato Flaminio Nuovo, gdf - contrastare gli eventuali illeciti nei sottoscala e locali seminterrati.

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