Guerra in Ucraina

Allarme in Russia: esplosioni e vasto incendio alle porte di Mosca

La notizia è stata confermata anche dalla Tass. Le detonazioni seguono l’abbattimento da parte dei sistemi di difesa aerea russi di due droni nella notte tra martedì e mercoledì

Allarme in Russia: esplosioni e vasto incendio alle porte di Mosca

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Diverse esplosioni e un vasto incendio nelle prime ore di oggi la cittadina russa di Domodedovo, alle porte di Mosca. La notizia è stata riportata da Ukrinform via canali Telegram russi che citano testimoni oculari ed è stata confermata dalla Tass, specificando che il rogo è localizzato in una zona riservata ad auto di servizio. In precedenza il sindaco moscovita, Sergey Sobyanin, aveva parlato di un abbattimento di droni ucraini diretti verso la città, avvenuto verso le 4 di mattino.

Le esplosioni e il rogo a Domodedovo, località alle porte di Mosca dove si trova il secondo aeroporto della capitale russa, seguono l’abbattimento da parte dei sistemi di difesa aerea russi di due droni nella notte tra martedì e mercoledì. Il primo è stato registrato sempre nella zona di Domodedovo, mentre il secondo è avvenuto vicino all'autostrada di Minskoe. In un attacco di droni russo è stato invece distrutto un deposito di petrolio nella regione occidentale dell’Ucraina di Rivne: fortunatamente non sono state registrate vittime, ma il danno è stato ingente. A luglio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva visitato la centrale nucleare di Rivne per discutere delle possibili minacce alla sicurezza della regione.

Nella giornata di mercoledì è stata registrata una gigantesca esplosione in un’area industriale che produceva attrezzature militari di Sergiev Posad, poco lontano da Mosca. Secondo quanto ricostruito, l’attacco con drone ha fatto saltare in aria un magazzino di fuochi d’artificio, provocando una vittima e 14 ricoverati, di cui tre in gravi condizioni. Come confermato dalla Tass – che ha parlato di un incidente e non di un attacco ucraino – oltre 70 persone hanno richiesto cure mediche. Risultano ancora disperse 12 persone. Venti condomini e almeno due scuole sono stati colpiti dall'onda d'urto.

Il dossier controffensiva è stato al centro della riunione tra Zelensky ed i vertici militari. Il presidente ucraino ha parlato di operazioni che continuano a essere “difficili”. Il suo consigliere, Mikhailo Podolyak, ha invitato ad avere "pazienza", difendendo i progressi nell'avanzata. Riflettori accesi in particolare su Zaporizhzhia, dove un attacco missilistico russo ha causato almeno tre morti. Nella mattinata di giovedì la società statale ucraina per l’energia nucleare – Energoatom – ha reso noto di aver perso il collegamento alla linea principale ad alta tensione. “È sull’orlo di un altro blackout, l’allarme lanciato:"Il 10 agosto la centrale nucleare di Zaporizhzhya, temporaneamente occupata, ha perso il collegamento alla sua principale linea di trasmissione di energia esterna con una tensione di 750 kV.

In seguito, la centrale ha dovuto passare all'unica linea elettrica di riserva da 330 kV disponibile, la cui disconnessione minaccia la perdita di energia esterna (blackout)".

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