Guerra in Ucraina

Evacuazioni e checkpoint: così Mosca si prepara all'assedio della Wagner

Scuole e uffici chiusi lunedì, eventi pubblici sospesi ed evacuazioni delle zone governative: la capitale russa vive ore drammatiche e di attesa

Evacuazioni e checkpoint: così Mosca si prepara all'assedio della Wagner

Fino alla tarda serata di venerdì Mosca era una città normale. Molti ragazzi hanno passato le prime ore del fine settimana nei locali e nei ristoranti, il centro della capitale appariva animato. Poi hanno fatto la loro comparsa i tank e i mezzi militari. La città non si è svuotata, ma il clima è subito diventato surreale. Mentre scorreva la quotidianità della metropoli, i posti di blocco agli angoli delle strade hanno evidenziato lo scivolamento verso uno stato di massima allerta.

Oggi Mosca sembra essere definitivamente caduta in uno stato di guerra. Sono in corso evacuazioni dagli edifici pubblici, sono state sospese le manifestazioni pubbliche nei quartieri centrali e vicini agli edifici governativi. Ma soprattutto, sono stati installati a tempo di record checkpoint e posti di blocco nelle periferie e nei principali varchi di accesso. Il sindaco, Sergei Sobyanin, ha invitato i cittadini a evitare spostamenti non necessari e su Telegram è stato abbastanza chiaro. "La situazione è molto difficile - ha scritto - lunedì scuole e uffici non riapriranno".

Su Mosca piombano improvvisamente gli spettri della guerra

La chiusura di scuole e uffici, la sospensione di eventi culturali e sportivi e l'invito a rimanere a casa sono in genere i principali episodi che fanno percepire alla popolazione la presenza di una grave minaccia. È accaduto anche dalle nostre parti in tempi recenti quando la morsa del coronavirus ha costretto tutti a repentini cambiamenti di abitudini. Ed è successo lo scorso anno a Kiev quando, il 24 febbraio 2022, per la prima volta gli abitanti hanno sentito risuonare le sirene di allarme aereo e gli inviti a dirigersi nei rifugi.

Adesso una simile sorte sta toccando ai cittadini di Mosca. Il fine settimana nella capitale russa si è trasformato in un incubo. Anche con i mezzi militari per strada la città ieri ha continuato nella sua normalità e la situazione, fino alle scorse ore, è stata descritta come tranquilla. Adesso le scene a cui si sta assistendo sono quelle di una metropoli che si prepara a una battaglia.

Via gli abitanti dalle zone vicine a edifici governativi, chiusi molti centri commerciali, stop agli eventi pubblici già programmati. Sui social c'è chi ha pubblicato video che mostrano la repentina evacuazione di un museo non lontano dal centro. I cittadini che erano fuori sede per trascorrere il fine settimana in famiglia o con amici, sono repentinamente tornati a casa. È molto alto il timore di rimanere bloccati fuori dai confini della metropoli e molti stanno preferendo non rischiare. I moscoviti già in città invece, stanno evitando di uscire se non per motivi inderogabili.

Non si sono viste immagini di resse ai supermercati o davanti ai negozi di generi di prima necessità, la situazione da questo punto di vista è sotto controllo. Ma lo stato d'animo degli abitanti della capitale russa oscilla tra la preoccupazione e l'incredulità. Tutto è precipitato nel giro di poche ore. E la cosa che sta allarmando maggiormente è che non si prevede, almeno per il momento, la data della fine dell'incubo.

Come detto, il sindaco ha chiuso uffici e scuole anche per lunedì. Segno che dall'amministrazione locale non si aspettano una rapida risoluzione della vicenda. Anzi, il forte timore è che a breve gli uomini di Prigozhin possano presentarsi alle porte della metropoli. "Vi chiedo - ha scritto Sobyanin - di rimanere a casa e di non viaggiare. Le strade attorno Mosca potrebbero essere chiuse e il traffico bloccato".

I posti di blocco attorno Mosca

Le avanzate degli uomini della Wagner stanno avvenendo lungo l'autostrada M4, quella che dalla capitale porta nel profondo sud della Russia. Dalla periferia meridionale di Mosca dunque potrebbero arrivare le prime avvisaglie di un'eventuale battaglia. Per questo le autorità stanno installando decine di checkpoint. Alcuni improvvisati, creati da buche scavate sulla carreggiata volte a impedire materialmente il passaggio dei convogli della Wagner. Altri invece più organizzati, con la presenza di uomini delle forze speciali.

Il blocco di diverse arterie stradali è un altro segno che sta contribuendo a dare ai moscoviti la percezione di essere in uno stato di guerra. Ma gli abitanti nelle ultime ore hanno iniziato a sentire anche i primi rumori di intense attività militari. Sopra la capitale sono infatti in azione gli elicotteri che perlustrano le aree più delicate e sensibili, per strada specialmente nei quartieri meridionali ci sono intensi movimenti di carri armati e mezzi blindati.

Mosca è precipitata in un incubo di cui al momento non è possibile prevedere la fine.

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