Guerra in Ucraina

"Devono essere distrutti come sorci": Medvedev contro i sabotatori di Belgorod

Dmitry Medvedev ha dichiarato che i sabotatori che hanno attuato l'incursione nella regione russa di Belgorod sono "farabutti" che non devono essere fatti prigionieri ma "distrutti come sorci"

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"Farabutti", "rifiuti della società" che non devono essere fatti prigionieri ma "distrutti come sorci". Dmitry Medvedev ha così parlato dei "sabotatori" che, secondo le autorità russe, si sono infiltrati nella regione russa di Belgorod al confine con l'Ucraina. Il duro attacco del vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale è stato accompagnato da nuove e sinistre minacce relative a ipotetici scenari nucleari, in risposta alla possibilità che a Kiev vengano forniti i jet F-16.

L'affondo di Medvedev

"Per quanto riguarda questi b... Questi rifiuti della società devono essere distrutti come topi e nemmeno fatti prigionieri", ha dichiarato Medvedev, citato dai media locali. L'ex presidente russo ha inoltre definito "bugie" le dichiarazioni arrivate dalle autorità ucraine sulla loro estraneità in merito al blitz dei "sabotatori" in quel di Belgorod. "Il regime di Kiev, così come i suoi sponsor negli Stati Uniti e nell'Ue, è responsabile della sortita nella regione di Belgorod", ha aggiunto, incolpando di fatto il governo guidato da Volodymyr Zelensky.

Per quanto riguarda, invece, la decisione del blocco occidentale di inviare i jet F-16 all'Ucraina, Medvedev ha tracciato l'ennesima linea rossa dallo scoppio della guerra ad oggi. A detta del delfino di Vladimir Putin, più armi l'Occidente fornisce all'Ucraina e più distruttive sono queste armi, "più diventa probabile" uno scenario da "apocalisse nucleare".

Per la cronaca, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo ha avuto un incontro con il ministro della Difesa del Laos, Tyansamon Tyannalat. Secondo quanto riportato da Ria Novosti, al centro dell'incontro che si è tenuto a Vientiane la cooperazione nell'area militare. "I nostri Paesi sono legati da relazioni veramente amichevoli, di sostegno reciproco e cooperazione, in particolare per quanto riguarda il settore militare. Attualmente stiamo attivamente rafforzando la cooperazione militare", ha osservato Tyannalat.

La situazione a Belgorod

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che l'attacco contro Belgorod "conferma una volta di più che i combattenti ucraini continuano la loro attività contro il nostro Paese". Questo - ha aggiunto- richiede sforzi da parte della Russia, "sforzi che proseguiranno così come proseguirà l'operazione militare speciale per prevenire tali intrusioni in futuro".

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che nel corso dell'operazione antiterrorismo a Belgorod "le formazioni nazionaliste sono state bloccate e sconfitte" grazie ad attacchi aerei e al fuoco di artiglieria. "Il regime di Kiev, dopo aver subito una sconfitta nella città di Artemovsk (nome russo di Bakhmut, ndr), è passato all'attuazione di azioni terroristiche contro la popolazione civile", ha precisato il ministero in una nota, ribadendo che "un'unità di una formazione nazionalista ucraina ha invaso il territorio della Federazione Russa".

Nell'operazione antiterrorismo, ha precisato il Cremlino, "più di 70 terroristi ucraini e quattro veicoli corazzati sono stati distrutti", mentre "il resto dei nazionalisti è stato ricacciato in territorio ucraino".

Ricordiamo che, nelle ultime ore, gli abitanti di nove insediamenti situati nella regione sono stati evacuati "a causa della penetrazione del gruppo ucraino di sabotaggio" nel territorio del distretto di Graivoron.

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