Guerra in Ucraina

Un drone da 400 dollari per fermare i tank di Mosca: il trucco di Kiev

Il drone FPV utilizzato da Kiev si sta rivelando un jolly militare prezioso. Ecco come questo uav commerciale può distruggere sofisticati carri armati russi

Un drone da 400 dollari per fermare i tank di Mosca: il trucco di Kiev

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Un drone da 400 dollari per fermare i tank di Mosca: il trucco di Kiev

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Costano poco, pochissimo in confronto ai sofisticati tank controllati dalla Russia. Alcuni, almeno in teoria, non sarebbero neppure dispositivi militari, quanto piuttosto apparecchi civili riadattati a fini bellici. Nonostante queste premesse, gli uav utilizzati dall'Ucraina funzionano alla grande. La riprova arriva dai risultati fin qui conseguiti sul campo, dove un drone ucraino da circa 400 dollari è stato in grado di distruggere un sofisticato veicolo russo dal valore di 2 milioni.

Il drone di Kiev, il tank di Mosca

Nei pressi della città di Avdiivka, di fronte ad un nemico dotato di truppe e mezzi corazzati superiori, i difensori ucraini hanno messo in mostra una resistenza coriacea grazie all'aiuto di minuscoli droni. Per poche centinaia di dollari questi velivoli a pilotaggio remoto possono lanciare una carica esplosiva capace di distruggere un tank russo del valore di svariati milioni di dollari. È questa, dunque, la nuova frontiera della guerra certificata dal conflitto ucraino, che promette di alterare equilibri bellici fin qui considerati immutabili o quasi.

Nello specifico, i droni FPV (first person view, ovvero visuale in prima persona) utilizzati da Kiev per effettuare i suoi raid, sono dotati di una telecamera di bordo che consente a operatori esperti di dirigerli verso il loro obiettivo con precisione millimetrica. “Prima della guerra, un adolescente poteva sperare di riceverne uno come regalo di Capodanno. Ora vengono utilizzati come armi agili in grado di trasformare gli esiti del campo di battaglia”, ha sottolineato il sito Politico.

Davide contro Golia

Un tipico FPV pesa fino a un chilogrammo, ha quattro piccoli motori, una batteria, un telaio e una fotocamera collegata in modalità wireless agli occhiali indossati da un pilota che lo pilota da remoto. Può trasportare fino a 2,5 chilogrammi di esplosivo e colpire un bersaglio ad una velocità massima di 150 chilometri orari. “Questo drone costa fino a 400 dollari e può essere realizzato ovunque. Abbiamo realizzato il nostro utilizzando microchip importati dalla Cina e dettagli acquistati su AliExpress. Abbiamo realizzato noi stessi il telaio in carbonio. E sì, le batterie sono di Tesla. Un’auto ha circa 1.100 batterie che possono essere utilizzate per alimentare questi piccoletti”, ha spiegato Pavlo Tsybenko, direttore ad interim dell'accademia militare Dronarium nei pressi di Kiev.

I droni commerciali sono stati utilizzati per la prima volta come arma nella campagna dell’Azerbaigian volta a riconquistare la regione separatista del Nagorno-Karabakh dai separatisti armeni. L'utilizzo degli uav di questo tipo si è quindi ampliato rapidamente durante la guerra russa in Ucraina. Lo scorso 7 ottobre, anche i combattenti di Hamas hanno sfruttato droni per abbattere le difese israeliane durante un attacco a sorpresa nel quale sono state massacrate più di 1.400 persone.

"Nessuno è immune"

"Nessuno è immune da tali attacchi", ha detto Ruslan Belyaiev, capo dell'accademia militare Dronarium. "In teoria, uno specialista con il mio livello di esperienza potrebbe pianificare ed eseguire un'operazione per liquidare le prime persone di qualsiasi stato europeo. Il vaso di Pandora è aperto", ha aggiunto. La formazione di base per un pilota di droni dura cinque giorni. Imparare a pilotare un drone kamikaze richiede invece poco più di una ventina di giorni.

Nello scenario ucraino, ogni pilota di droni FPV lavora in tandem con unità di ricognizione aerea, le quali pilotano un DJI Mavic o un altro tipo di drone con trasmettitori video e audio per osservare la missione. "Un FPV perde il segnale video vicino al bersaglio. Quindi, l’altro drone aiuta il pilota e le unità di supporto a capire che l’obiettivo è stato effettivamente colpito", ha detto Tsybenko. Il gioco è semplice, ma l'Ucraina non è in grado di produrre da sola droni per la guerra.

Per reperire parti e pezzi fondamentali, Kiev si rifornisce infatti ancora dalla Cina, il principale produttore di droni commerciali.

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