Guerra in Ucraina

Fuga o "graduale ritirata tattica"? La strategia di Kiev nella battaglia di Bakhmut

Secondo quanto riportato dal think tank ISW le forze ucraine potrebbero essere impegnate in una graduale ritirata tattica nella parte orientale di Bakhmut. L'obiettivo: eliminare i russi in una continua guerra urbana

Fuga o "graduale ritirata tattica"? La strategia di Kiev nella battaglia di Bakhmut
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Un assedio russo che potrebbe presto andare a buon fine, portando Mosca a prendere il controllo della città, oppure una ritirata tattica ucraina, messa in atto per sfiancare i nemici e neutralizzarli in una ben più asimmetrica guerriglia urbana? Quello che sta succedendo a Bakhmut, nuovo epicentro della guerra in Ucraina, è oggetto di varie analisi e interpretazioni. Da giorni le due fazioni sono impegnate in combattimenti intensi, con le forze del Cremlino - costituite quasi ed esclusivamente da mercenari del gruppo Wagner - che affermano di aver circondato il centro urbano, affermazione in seguito ridimensionata da Kiev.

Una ritirata tattica

In particolare, secondo il think tank Institute for the Study of War (ISW), gli ucraini potrebbero essere impegnati in una "graduale ritirata tattica" nella parte orientale di Bakhmut. In altre parole, e stando a questa lettura, gli uomini di Volodymyr Zelensky continuano a combattere, anche se indietreggiano e ad infliggere forti perdite alle truppe russe che avanzano nella città assediata nell'Ucraina dell'est.

Il centro studi statunitense afferma però che è ancora troppo presto per capire quali siano le intenzioni dell'Ucraina. La difesa di Bakhmut "rimane strategicamente solida", sottolinea lo studio spiegando che potrebbe essere in corso un "ritiro graduale tattico per eliminare le forze russe attraverso una continua guerra urbana".

"È improbabile che le forze russe riescano a ottenere rapidamente guadagni territoriali significativi quando conducono una guerra urbana, che di solito favorisce il difensore e può consentire alle forze ucraine di infliggere perdite elevate alle unità russe che avanzano, anche quando le forze ucraine si ritirano attivamente", prosegue il centro studi.

La guerriglia urbana a Bakhmut

L'ISW sostiene inoltre che l'esercito russo dovrà comunque combattere attraverso il centro di Bakhmut, sulla sponda occidentale del fiume Bakhmutka - che è pesantemente difeso – favorendo le forze ucraine. Un simile scenario è stato ricostruito alla luce dei filmati di geolocalizzazione relativi alla distruzione, il 3 marzo, del ponte ferroviario sull suddetto fiume.

Tali condizioni urbane e geografiche (la presenza di un fiume così fatto) possono avvantaggiare le forze ucraine, ma soltanto se Kiev sarà in grado di mantenere la linea che va da Khromove (un insediamento nella periferia nord-occidentale di Bakhmut) a sud, fino all'autostrada T0504 Bakhmut-Kostyantynivka.

La guerriglia urbana potrebbe inoltre degradare ulteriormente le già esauste forze miste russe, in modo simile a quello causato dal ritiro dell'Ucraina dalla linea Severodonetsk-Lysychansk, che ha di fatto posto fine alle operazioni offensive russe nelle regioni di Luhansk e Donetsk nell'estate del 2022.

Il logoramento di Kiev

Sul tavolo c'è però un'altra ricostruzione. Secondo corrispondenti di guerra e microblogger, le forze russe hanno catturato parti orientali, settentrionali e meridionali di Bakhmut il 5 marzo; mentre i mercenari del gruppo Wagner "hanno continuato ad avanzare nella parte nord-orientale di Bakhmut e il 5 marzo sono avanzate nell'area della stazione ferroviaria di Stupki".

Il Wall Street Journal ha quindi spiegato come il gruppo Wagner sia riuscito nell'impresa di fiaccare le difese ucraine: la milizia manderebbe all'assalto ripetute ondate di carcerati, organizzati in manipoli di cinque uomini più un caposquadra.

Nelle ultime ore le forze russe hanno premuto sul centro della città da est e da nord, e quel che resta dei difensori ha abbandonato la parte orientale dell'agglomerato urbano, ritirandosi a ovest del fiume Bakhmutka. Si tratta di una fuga necessaria, frutto di una sconfitta militare, o di una ritirata tattica?

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