Guerra in Ucraina

Kiev avanza: "L'inverno non ci ferma"

La breccia a sud convince gli Usa, Zelensky insiste su Bakhmut. Conferme sugli Atacms

Kiev avanza: "L'inverno non ci ferma"

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"Mio amato Ole, questa è la tua vittoria, questa è la nostra vittoria". Pronuncia poche ma toccanti parole sul suo profilo social Anastasiya Blyshchyk, di servizio nella 47esima brigata meccanizzata Magura. Mimetica, sguardo sorridente, bandiera dell'Ucraina sulle spalle, una toppa con su scritto "Arm Women Now", questa ragazza ha tutta la forza e l'energia dei suoi 26 anni. Nell'onorare la memoria di Ole Makhov, il fidanzato ucciso in battaglia nel maggio dello scorso anno a Izium, ha ritrovato un senso. Non si tratta di una storia romantica, perché manca il lieto fine: l'anello di fidanzamento era stato ricavato da una granata e la proposta di matrimonio avvenuta in video. Ole però ha perso la vita e Anastasiya si è arruolata. "Non siamo eroi, serviamo la patria. Io continuo l'opera del mio promesso sposo".

La ragazza è tra coloro che hanno sfondato la famigerata "cortina Surovikin", nell'oblast di Zaporizhzhia. Con i suoi commilitoni è arrivata a Verbove, a est di Robotyne, e la brigata avanza, pur muovendosi più lentamente del previsto. "Non così velocemente come ci si aspettava, non come nei film sulla Seconda Guerra Mondiale - spiega il comandante delle forze di terra Oleksander Tarnavsky - la cosa principale è non perdere il ritmo dell'iniziativa e proseguire, anche quando arriverà l'inverno e ci sarà la neve". La svolta più grande si concretizzerà con la conquista dei villaggi di Romanivske e Tarasivka, che si trovano sull'autostrada Tokmok-Polohy. Interrompere la connessione tra queste due città significa mettere in ginocchio tutta l'attività logistica dei russi verso la Crimea.

La penisola affacciata sul mar Nero non è poi così distante e i missili da crociera Storm Shadow stanno facendo il loro lavoro. Almeno 9 persone sono state uccise e 16 rimaste ferite in seguito all'attacco di giovedì contro il quartier generale della Flotta russa a Sebastopoli. Lo rivela il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, riferendo anche che i missili hanno colpito la caserma durante una riunione della leadership della flotta. Tra le vittime ci sarebbero anche alti ufficiali, ma al momento il Cremlino non conferma la notizia. "Tra i feriti c'è il colonnello Romanchuk, che è in condizioni molto gravi - spiega Budanov - il capo di Stato Maggiore, il tenente generale Tsekov, non è cosciente". Non ci sono invece notizie sulle sorti dell'ammiraglio Sokolov, comandante della Flotta del Mar Nero.

Nel distruggere i centri di comando ai massimi livelli, Kiev intende disorganizzare le forze nemiche e mandare in tilt le truppe presenti in Crimea e nel mar Nero. Al momento Mosca ha ordinato di perfezionare il sistema di difesa aerea, ma sarà necessario un repentino cambio tra i ranghi alti per contrastare gli attacchi missilistici ucraini. I progressi sembrano rilevanti, ma emerge una sensibile discrepanza di priorità tra le intenzioni di Zelensky (che riallaccia i rapporti con Varsavia) e le aspettative degli strateghi americani. Lo scrive il New York Times, precisando che Zelensky vorrebbe una maggior forza d'urto anche nel Donbass, mentre per il Capo dello stato maggiore congiunto Usa Milley l'Ucraina dovrebbe concentrarsi più sul sud e non sottovalutare l'arrivo dell'inverno. Intanto da Washington giungono le conferme sulla fornitura (limitata) di missili Atacms. Si tratterà di una versione armata con bombe a grappolo, non a testata singola.

Nel 577° giorno di battaglia le forze di Kiev hanno abbattuto di notte 14 droni, intercettati nella regione di Dnipropetrovsk. Nelle stesse ore gli invasori hanno lanciato un attacco nella regione di Odessa con due missili supersonici Ony. In un raid a Kherson i russi hanno distrutto armi occidentali. In particolare, un'unità di ricognizione avrebbe danneggiato un carro armato Leopard fornito all'Ucraina dalla Germania, con un equipaggio formato da militari della Bundeswehr, ma Berlino smentisce.

Kiev ha respinto con successo 9 attacchi nemici nelle zone di Marinka e Pobieda, nel Donetsk, e avanza a Bakhmut e Melitopol.

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