Guerra in Ucraina

Prigozhin dichiara guerra al ministero della Difesa russo: "Siamo 25mila"

Il capo del gruppo Wagner si scaglia contro il ministero della Difesa per un presunto attacco missilistico contro i suoi mercenari: "Chiunque voglia, si unisca a noi. Dobbiamo porre fine a questa vergogna"

Prigozhin dichiara guerra al ministero della Difesa russo: "Siamo 25mila"

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Prigozhin contro il ministero della Difesa: "Colpevoli di genocidio del popolo russo"

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Nuove accuse di Evgenij Prigozhin all'indirizzo di una buona parte del Cremlino. Il capo e fondatore del gruppo Wagner, ormai in aperta rotta di collisione con gran parte della leadership russa, ha scagliato l'ennesimo, durissimo attacco contro Mosca. Nello specifico, Prigozhin ha riferito di aver presentato una denuncia al Comitato investigativo della Federazione russa contro il ministro della Difesa, Sergej Shoigu, e il capo di Stato maggiore, Valerij Gerasimov, per "genocidio del popolo russo". In serata, però, il comandante dei mercenari che hanno conquistato Bakhmut sferra un altro colpo di teatro e annuncia di aver dichiarato guerra al ministero della Difesa.

Le ultime accuse di Prigozhin

Sul suo canale Telegram, Prigozhin ha spiegato che Shoigu e Gerasimov "devono essere ritenuti responsabili del genocidio del popolo russo, dell'assassinio di decine di migliaia di cittadini russi e del trasferimento dei territori russi al nemico". Dal canto suo, riferisce il sito indipendente Meduza, il Comitato investigativo ha detto di non avere finora ricevuto tale denuncia, e quindi non è chiaro a cosa si riferisca il combattente russo.

In un altro filmato, Prigozhin ha messo in discussione le principali giustificazioni della Russia per la guerra in Ucraina, accusando il vertice militare del paese di "ingannare" il popolo russo e sottolineando che sarebbe stato possibile negoziare con Volodymyr Zelensky ed evitare il conflitto.

Prigozhin contro le bugie di Mosca

Nella seconda clip di 30 minuti, pubblicata sempre sul suo canale Telegram, il capo della Wagner ha respinto le affermazioni di Mosca secondo cui Kiev stava progettando di lanciare un'offensiva sui territori controllati dalla Russia nell'Ucraina orientale nel febbraio 2022.

"Non è successo nulla di straordinario alla vigilia del 24 febbraio", ha detto Prigozhin, aggiungendo che "il ministero della Difesa sta cercando di ingannare l'opiniopne pubblica e il presidente, raccontando la storia che ci sono stati livelli folli di aggressione da parte ucraina e che ci avrebbero attaccato insieme all'intero blocco della Nato".

In realtà, ha detto Prigozhin "Kiev non ha bombardato il Donbass per 8 anni, solo le posizioni russe. E l'operazione speciale è stata avviata per un motivo completamente diverso". Il capo della Wagner ha infine aggiunto che la leadership russa avrebbe potuto evitare la guerra negoziando con il presidente ucraino. "Il capo della Wagner ha aperto una ferita nella narrativa russa, ha squarciato un velo di omertà e di disinformazione", ha commentato il ministro della Difesa Guido Crosetto a Washington per un bilaterale con il suo omologo statunitense Lloyd Austin. "È un elemento di rottura in quello che finora sembrava un monolite", ha aggiunto.

L'attacco all'esercito russo

Prigozhin non ha risparmiato dalle pesanti critiche neppure l'esercito russo. "Il secondo esercito mondiale" è una bolla d'aria scoppiata dopo l'invasione dell'Ucraina, ha tuonato, aggiungendo che "l'esercito russo è in ritirata sui fronti di Zaporizhzhia e Kherson" e che le truppe di Kiev stanno "lo stanno respingendo". Allo stesso tempo, Prigozhin ha messo in dubbio la logica del Cremlino per l'inizio della guerra, ammettendo che "le forze armate ucraine non avrebbero attaccato la Russia con la Nato".

In serata però sui canali del boss della Wagner spuntano dei messaggi pesantissimi. Prigozhin pubblica delle immagini di un presunto attacco missilistico condotto dall'aviazione russa contro i suoi soldati e per la prima volta viene oltrepassata una linea rossa. "Hanno effettuato attacchi, attacchi missilistici, sui nostri accampamenti arretrati. Un numero molto elevato di nostri combattenti è stato ucciso", si legge in un comunicato stampa. Secca la smentita del ministero della Difesa, che derubrica lo sfogo di Prigozhin a una "provocazione mediatica".

L'oscuro imprenditore russo chiede "l'eliminazione del male di fronte alla leadership militare del Paese" e invita a non opporre resistenza. "Siamo in 25mila e vogliamo capire perché c'è il caos in Russia. 25mila è una riserva tattica, ma la riserva strategica è tutto il nostro esercito e tutto il Paese. Chiunque voglia, si unisca a noi.

Dobbiamo porre fine a questa vergogna", continua in una sfilza di messaggi vocali caricati su Telegram.

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