Guerra in Ucraina

Razzo cade in Moldavia. Chisinau alza il livello di allerta

Le autorità ricollegano l'episodio ai bombardamenti in corso da diverse ore in tutta l'Ucraina. Il razzo, caduto nel nord del Paese a pochi passi dal confine, non è esploso e non ci sono stati danni

Razzo cade in Moldavia. Chisinau alza il livello di allerta

Un ordigno è caduto all'interno del territorio della Moldavia nelle scorse ore. Secondo le autorità di Chisinau, così come riportato da Ria Novosti, si tratterebbe di un missile arrivato dallo spazio aereo ucraino. L'episodio non è molto diverso da quello del 15 novembre scorso, quando un ordigno è caduto all'interno del territorio polacco.

In quell'occasione però il razzo è esploso causando due vittime tra i civili. In questo caso invece il missile non è esploso e non ha causato danni. Il governo moldavo, ha annunciato il ministero dell'Interno, ha innalzato la soglia di allerta.

Dove è caduto il missile

A segnalare per primi l'episodio sono state le guardie di confine moldave stanziate nel distretto di Briceni, nel nord del Paese. Un razzo infatti è stato notato a pochi chilometri dalla periferia dell'omonimo capoluogo del distretto. Briceni infatti è una cittadina di poco meno di diecimila abitanti, situata a pochi passi dalla frontiera con l'Ucraina.

Al di là del confine ci sono due importanti regioni ucraine, quella di Cernicvi e quella di Vinnitsya. Il pensiero delle autorità locali è subito andato ai bombardamenti in corso da diverse ore in molte aree dell'Ucraina, compresa quella di Vinnitsya.

Qui sono state attivate le difese antiaeree per via dei numerosi allarmi arrivati dal sistema di emergenza nazionale. Da questo lunedì mattina i russi hanno ripreso a bersagliare il Paese, comprese le regioni occidentali. Possibile quindi che uno degli ordigni lanciati da Mosca sia accidentalmente caduto in Moldavia. Allo stesso modo è possibile ipotizzare un ordigno dell'antiaerea ucraina precipitato in territorio moldavo.

Non ci sono ulteriori comunicazioni da parte del governo di Chisinau. Un esperto militare russo, Aleksej Leonkov, a Ria Novosti ha identificato il modello caduto in Moldavia e ha parlato di un S-300 ucraino. "In via preliminare - ha dichiarato - secondo le immagini pubblicate dalla parte moldava, vengono identificati elementi del missile del sistema missilistico antiaereo S-300PS/PT, utilizzato attivamente dall'Ucraina nei tentativi di respingere gli attacchi russi ad alta precisione. L'incidente, insieme la caduta di missili ucraini in Polonia poche settimane fa, si è praticamente ripetuto". Non sono arrivate però, almeno per il momento, conferme ufficiali.

Per fortuna non sono stati registrati danni e non sono state riportate notizie relative a feriti. La situazione quindi nell'area di Briceni è sotto controllo. Si temono però altri episodi del genere se anche nelle prossime ore i russi dovessero continuare a bombardare l'Ucraina. Il governo moldavo ha quindi innalzato il livello di allerta. Specialmente nelle aree di confine, sono stati ordinati maggiori controlli e sono state predisposte tutte le azioni per mettere quanto più possibile in sicurezza le regioni ritenute più vulnerabili.

Il precedente in Polonia

È la seconda volta che un ordigno sparato contro l'Ucraina o dall'Ucraina colpisce un Paese terzo. A novembre per l'appunto l'intera Europa per diverse ore ha trattenuto il fiato dopo la notizia di un missile caduto in Polonia. Si è trattato in quel caso di un ordigno dell'antiaerea ucraina per errore precipitato in territorio polacco.

Essendo Varsavia un membro della Nato, si è temuto in quelle ore soprattutto un allargamento del conflitto e un diretto coinvolgimento dell'Alleanza Atlantica. Circostanza poi non verificatasi. La Moldavia è un altro dei Paesi dove l'allargamento del conflitto è molto temuto. Chisinau non fa parte della Nato, ma ha al suo interno la regione russofona della Transnistria, indipendente de facto e politicamente vicina a Mosca. Per questo un episodio come quello odierno rischia di far vacillare gli attuali fragili equilibri.

Al momento non si registrano tensioni particolari, le autorità moldave stanno monitorando la situazione in attesa di comprendere possibili ulteriori sviluppi.

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