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Il guru di Obama: "La politica al tempo del web? Non può dire bugie"

Parla Michael Slaby, spin doctor del presidente Usa per la Rete

La politica 2.0? É fatta di coerenza, valori, ascolto e sincerità. Sono gli ingredienti fondamentali della politica al tempo dei new media secondo Michael Slaby, lo spin doctor di Obama per il web, l'uomo che si è occupato di tutto l'aspetto digitale della vittoriosa campagna del presidente degli Stati Uniti. «La frammentazione dei media, la moltiplicazione dei nostri messaggi sulle varie piattaforme social, ci impone di cambiare il modo in cui comunichiamo - è stata la premessa di Slaby, che ne ha parlato nel corso del convegno alla Camera dei deputati su La nuova comunicazione politica: da Obama 2012 a Italia 2013-: servono coerenza, trasparenza, valori, autenticità. Non si può più dire una cosa ad un gruppo e un'altra cosa a un altro gruppo. Sono tutti collegati».
Slaby ha osservato: «Di solito, in politica, si tende a partire dalla tattica: come utilizziamo al meglio Twitter o un altro social network? Ma se non capiamo cosa vogliamo fare questo serve a poco. La stella polare deve essere il valore, i nostri valori». Ma la vera marcia in più della web politica deve, per Slaby, essere l'ascolto: «La tecnologia ci dà la possibilità di realizzare il miniascolto. Se io ti contatto e tu mi racconti che tuo figlio è appena tornato dall'Afghanistan ed è alla ricerca di un lavoro, io dovrò ricordarmene e parlarne nella mail successiva che ti manderò», è stato l'esempio concreto. Lo scopo, perseguito massicciamente nell'ultima campagna per Obama, deve essere quello di «unire il mondo on line e quello off line, eliminare ogni distinzione. Oggi tutta la politica è locale, personale. Tocca a noi ascoltare e capire cosa serve alla gente», ha detto ancora Slaby. Per Obama il gruppo dell'esperto americano ha creato una piattaforma 'ad hoc' per l'integrazione chiamata 'Narwhal' e portato avanti un lavoro impressionante: «700mila volontari hanno contattato 125mln di persone per arrivare ad ottenere 65mln di voti». La conclusione è che «con una leadership costruita in questo modo, il futuro non può che essere migliore».

Se questi sono i presupposti, i consigli di Slaby sono allo stesso tempo antichi ma rivoluzionari: «Bisogna basarsi su comunicazioni personali, essere se stessi e non fingere, dire no ai trasformismi, analizzare cosa significhi il successo per noi e fare solo le cose che contano: mai assegnare a un volontario compiti inutili».

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