Stile

I secondi saltanti aggiungono valore al tempo

Il calibro manuale di manifattura, L1924 di A. Lange & Sõhne, che equipaggia il 1815 «Homage to Walter Lange» ripropone il dispositivo dei secondi centrali saltanti, invenzione del fondatore Ferdinand Adolph Lange nel 1867, così come evoluto dai figli Emil e Richard dieci anni dopo, e oggetto di brevetto. Nell'attuale configurazione, la Maison è rimasta fedele, quasi integralmente, al dispositivo descritto nel brevetto del 1877, prevedendo, ovviamente, anche l'avvio e arresto dei suddetti secondi centrali saltanti, mediante un pulsante al 2: una funzione utile per misurazioni brevi. In sintesi, il treno della ruota dei secondi saltanti, posizionato sopra la platina a tre quarti, si diparte dallo scappamento, sul cui albero è collocata una stella a cinque punte, che ruota sul suo asse una volta ogni cinque secondi; questa, a sua volta, è connessa, mediante un «braccio» ad un elemento di interazione con la ruota intermedia del suddetto treno, che gira di 360° ogni secondo, liberato da una delle punte della stella e bloccato da quella successiva. Questo salto di un secondo viene così trasmesso alla ruota centrale dei secondi saltanti, che scattano all'unità successiva. Il meccanismo di start/stop dei secondi saltanti è controllato da una ruota a colonne che, a secondi centrali in movimento, previa pressione del pulsante, libera una leva a «V», che blocca il suindicato elemento d'interazione e, quindi, l'intero treno dei secondi saltanti, fermando la lancetta; ciò non influisce sulla normale rotazione dei secondi continui al 6. D'altro canto, la connessione con il treno del tempo classico del dispositivo dei secondi saltanti, è assicurato da una ruota di scatto, sul cui asse vi è un cricco, alternativamente intercettato da due palette in rubino legate a due molle di flessione, al fine di trasmettere la coppia proveniente dal bariletto, mediante la ruota di scatto a salti di un secondo, armonizzandosi con la regolazione proveniente dallo scappamento.

FRin

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