da Città del Vaticano
«Unazione audace in merito alla povertà globale, alla prevenzione sanitaria, ai cambiamenti climatici, alla pace e alla sicurezza»: è quanto chiedono i presidenti delle Conferenze episcopali dei Paesi del G8, in una lettera indirizzata ai leader dei Paesi più industrializzati, che si incontreranno dal 6 all8 giugno a Heiligendamm, in Germania.
I presuli lodano liniziativa del G8 di Gleneagles, celebrato in Scozia nel 2005, quando i Paesi più ricchi del mondo si impegnarono a devolvere entro il 2010 ai Paesi in via di sviluppo 50 miliardi di dollari lanno, la metà dei quali destinati allAfrica. I vescovi si rammaricano però che nel 2006 gli aiuti dei Paesi industrializzati siano rimasti invariati.
«Vi sollecitiamo - esortano i presidenti delle Conferenze episcopali nella lettera resa pubblica dalla Radio Vaticana - ad agire tenendo conto degli obblighi morali che condividiamo per il benessere di ogni persona umana, ma anche perché sostituire la disperazione con la speranza in Africa porterà a un mondo più sicuro per tutti».
Tra i temi di maggiore urgenza, secondo i vescovi, la prevenzione dellHiv/Aids, i cambiamenti climatici, il rispetto delle risorse naturali, la crisi umanitaria nella regione sudanese del Darfur, leducazione.
«Il summit del G8 - affermano i presuli - affronterà molte tematiche di importanza cruciale per la vita e la dignità umana.
I vescovi ai Paesi ricchi: ricordatevi dei poveri
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