Indietro nel tempo, ma adagio Il turismo slow targato Marche

Indietro nel tempo, ma adagio Il turismo slow targato Marche

Le Marche sono un mosaico d'Italia. Dimenticate la bellezza spudorata delle grandi città e lasciatevi cullare fra colline e piccoli paesi, su strade dove il tempo sembra essersi fermato. Ritornate al piacere del viaggio lento, scivolando fino al mare. Destinazione Fermo e dintorni, lì dove storia, uomo e natura hanno plasmato la terra, luogo in cui l'artigianato resiste per preservare l'eccellenza e il gusto non s'è mai perso e viene restituito nei menù tipici per tramandare il vero sapore. L'itinerario comincia a Piane di Falerone per scoprire antichi gioielli archeologici, come il Teatro Romano, membro del circuito Teatri Antichi Uniti, che in estate ospita festival di prosa e musica sotto le stelle (parcoarcheologico.it).
La cornice è costituita dai Monti Sibillini, gli azzurri che Leopardi descrisse con quel colore che assumevano all'alba. Si possono scorgere da Santa Vittoria in Matenano, dalla verde terrazza della Chiesa della Resurezione, detta il Cappellone: chiesa monastica e ossario fin dal XV secolo, scrigno che conserva straordinari affreschi quattrocenteschi attribuiti a Fra Marino Angeli, che scelse come temi la Dormitio Virginis o la crudele Strage degli Innocenti.
Per scorgere il famoso Monte Vettore e scattare foto panoramiche con un eccezionale colpo d'occhio è il caso di montare sulla Torre di Montefalcone Appennino. «Ma qui dove più fermo è il passo, posso capire il non capito, tutto questo infinito che mi avvolge»: gli amanti della poesia troveranno rifugio nella vicina Monte Vidon Corrado, fra i dipinti con gli Angeli ribelli e le lettere d'amore nella Casa Museo di Osvaldo Licini, artista onirico, così legato alla sua terra natale (fu sindaco dal 1946 al '56), che dopo numerosi viaggi in giro per l'Europa, scelse di tornare per contemplare la campagna e le notti di luna sui colli.
Dall'arte all'artigianato di qualità, la sosta è d'obbligo a Montappone, celebre per il cappellificio Sorbatti, che da tre generazioni produce modelli passati alla storia: chiedete di aprire lo scrigno per provare un Montecristi, tessuto a mano, leggero come un piuma (può costare oltre mille euro). Sembra esserci stato un fortunato passaparola per Petritoli, gettonatissimo borgo degli innamorati d'oltreoceano per un matrimonio italian style con vista sulla Val d'Aso: superati i tre archi ogivali, imboccate il Vicolo del Forno e lasciatevi accompagnare da Giancarlo a scoprire i «tesori di famiglia» nell'antica Stamperia Fabiani, fra presse e vecchi caratteri utilizzati dal 1902, poi cercate il Teatro dell'Iride, che ospita il Concorso Internazionale per oboe.
Ovunque andiate, sulle tavole della zona vi sarà servito un piatto per veri buongustai, ma fatto solo con uova e farina: i Maccheroncini di Campofilone, da poco premiati con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), sottilissimi capellini d'angelo spesso serviti con ragù d'oca e manzo marchigiano da leccarsi i baffi, come quelli dell'antico laboratorio e Ristorante Cinque Ragazze, una garanzia dal 1924 (tel. 0734.932405). Chi predilige il mare e i suoi sapori potrà fare un tuffo a Porto San Giorgio e giocare ad indovinare le 13 specie diverse di pesce dell'Adriatico che compongono il tradizionale Brodetto Sangiorgese, senza dimenticare una visita nell'elegante Villa Bonaparte, fatta costruire da Girolamo, fratello di Napoleone.
Tappa clou è Fermo, alla ricerca delle origini dentro le Cisterne Romane: si cammina nei sotterranei, lungo trenta camere comunicanti che già dal I secolo a.C. venivano riempite, grazie ad una ingegnosa rete di canali, con acque sorgive. Tornate al cuore della città, in Piazza del Popolo ed entrate nella Pinacoteca Civica di Palazzo dei Priori che conserva l'Adorazione dei Magi di Rubens, poi curiosate nella Biblioteca Spezioli fra manoscritti, incunaboli e il grande mappamondo di Moroncelli (museicomuni.it).
Infine, concedetevi un lusso accessibile dormendo in una suite del B&B di Charme Palazzo Romani Adami, nel centralissimo Corso Cavour, coccolati fra arredi storici e opere d'arte e serviti come un tempo lo erano i conti proprietari della casa settecentesca (notte per due con colazione da 180 euro, tel. 3388811300). Tutte le info su: www.marcafermana.

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