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Altro che calciopoli italiana lo scandalo tedesco è super

La Germania al centro di una rete di scommesse che dall’Asia avrebbe condizionato 380 match in Europa. Inclusi Champions e mondiali 

Altro che calciopoli italiana lo scandalo tedesco è super

Dicono che siamo solo noi italiani, ombelico del mondo di ogni male, discarica dell'universo, ma come al solito non è così. Comprano partite dappertutto, scommettono su ogni cosa, avvelenano tutti i campi, dal cricket al badminton, non solo calcio. Rob Wainwright direttore di Europol, l'agenzia Ue di contrasto alla criminalità, la faccia di un attore del cinema, snocciola uno dopo l'altro i dati dell'indagine più imponente mai condotta sul calcioscommesse a livello mondiale e si lascia scappare un malinconico «è il giorno più triste per il calcio». Si parla di 380 partite sospette, 150 accertate, in Europa, più altre 300, che riguardano Africa, Asia e America Latina, compresa Argentina-Bolivia del dicembre 2010. Match di qualificazione ai Mondiali e agli Europei. E due partite di Champions League, una giocata in Gran Bretagna tre o quattro anni fa. Tanti, tantissimi incontri di campionato, 425 persone coinvolte tra arbitri, dirigenti, giocatori, criminali. Partite col trucco che valgono almeno otto milioni di euro sul mercato delle scommesse, due milioni di bustarelle pagate.

Ma la sorpresa, almeno per i paladini del «queste cose succedono solo in Italia», è che l'Italia non c'è se non per una sola partita, già inserita nei fascicolo di Stefano Palazzi. C'è invece la Germania e non è la prima volta. Quando l'Italia conquistò la finale del mondiali tedeschi eliminando proprio i padroni di casa Die Zeit titolò «Mafia in finale». Der Spiegel ci aggiunse per non farci mancare niente: «Parassiti, mammoni, viscidi, perennemente stanchi». Perchè noi eravamo quelli di Calciopoli, perchè noi eravamo gli impresentabili. Invece in testa alla lista nera dei casi di combine ci sono loro: 70 casi individuati, dietro alla Turchia che ne ha 79, ma davanti a Svizzera 41, Belgio 24 e Austria 16. Proprio in Germania sono stati indagate 151 persone su 425, 14 condannate ad una pena di 39 anni. L'operazione Veto, condotta da Europol, in collaborazione con 13 Paesi, e l'appoggio di Eurojust e Interpol si è sviluppata lungo 18 mesi, tra luglio 2011 e gennaio 2013: i risultati sono il frutto di indagini sotto copertura, lavoro di intelligence, analisi di migliaia di documenti, 13mila solo di email.

Dietro il terremoto con epicentro tedesco i soliti noti: gli imprendibili di Singapore, coperti da leggi più accomodanti delle nostre, e il clan degli zingari. «Se è tutto vero - dice Prandelli - è una cosa choccante». Ma il trend è questo. Non solo Turchia, Grecia, Est Europa. In Spagna il presidente della Lega Javier Tebas ha appena denunciato: «Alcune partite sono state truccate» e in Premier René Schnitzler ha confessato un giro di scommesse che comprendevano «tutti noi giocatori». In Germania un anno prima dei mondiali arrestarono arbitri, dirigenti e calciatori per partite tarocche sistemate a mazzette. E nel 1971 quattro giocatori dello Shalke 04 furono sospesi per aver venduto la partita salvezza con l'Arminia Bielefield in cambio di una damigiana di vino. Ma solo in questo caso l'offerta in effetti era di quelle da far girare la testa..

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