L'articolo della domenica

Capire l’amore per curare l’odio

L'epidemia di femminicidio che abbiamo ora in Italia ha avuto un inizio e avrà una fine

L'epidemia di femminicidio che abbiamo ora in Italia ha avuto un inizio e avrà una fine. È all'apice oggi perché molti maschi continuano a concepire l'amore come un possesso, come un diritto, mentre le femmine usano talvolta con leggerezza la libertà conquistata da poco.

Un tempo la coppia era tenuta insieme dalla legge, dalla condanna religiosa e da quella sociale. Non c'era il divorzio, veniva punito l'adulterio. Ma oggi l'unica forza che la tiene unita è l'amore e, quando l'amore finisce, la coppia si rompe. E, in alcuni casi, si scatena una violenta reazione nel maschio: di qui il femminicidio.

Noi cerchiamo di porvi rimedio con la legge. Ci comportiamo cioè come nel medioevo, quando, in caso di peste, si arrestavano gli untori. Ma se il femminicidio è il prodotto di una malattia del processo amoroso uomo-donna, è questo processo amoroso che bisogno studiare e noi non lo abbiamo mai fatto. Non ce n'era bisogno, ma ora sì.

Per esempio, molti uomini non sanno che la donna ha una grande fantasia amorosa, sogna l'amore appassionato, immagina nei dettagli la vita domestica, sociale, erotica che avra col suo uomo e, se la realtà è troppo diversa da ciò che ha immaginato, oggi può andarsene, prendersi un altro. Niente può impedirglielo. Il maschio non ha questo tipo di fantasie amorose, non parla delle sue emozioni, spesso non sa cosa pensa e cosa sente sua moglie. Quando lei non lo sopporta più e lo lascia, viene preso alla sprovvista. Alcuni non capiscono, non accettano, diventano violenti.

Per eliminare questa violenza dobbiamo capire le forme dell'amore, i suoi meccanismi, i suoi punti di fragilità, rieducare tutti ad un rapporto fra uguali. Io personalmente ho dedicato una vita a questi studi, all'innamoramento, alle infatuazioni, alla crisi precoce della coppia e a quella tardiva e ho fondato la collana La scienza dell'amore per insegnare alla gente come diventare cosciente dei propri meccanismi amorosi ed evitare errori fatali.

Quando tutti, maschi e femmine, avremo meglio capito come è complesso il processo amoroso e come usare la nostra nuova libertà, anche l'epidemia di femminicidio finirà.

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