Basta denaro degli onesti alle banche disoneste
28 Gennaio 2013 - 07:44Basta con lo strapotere dei "grandi" che lucrano sulla nostra pelle privatizzando gli utili e socializzando le perdite. Basta con la dittatura finanziaria che sta uccidendo l'economia reale e condannando a morte le imprese virtuose e creditrici per darle in pasto alla finanza speculativa globalizzata
Basta regalare i soldi degli italiani onesti alle banche disoneste! Basta con lo strapotere dei «grandi» - banche, industrie e imprese - che lucrano sulla nostra pelle privatizzando gli utili e socializzando le perdite! Basta con la dittatura finanziaria incarnata da Mario Monti che sta uccidendo l'economia reale e condannando a morte le imprese virtuose e creditrici per darle in pasto alla finanza speculativa globalizzata!
Per quale ragione al mondo i cittadini che tutte le mattine si rimboccano le maniche, lavorano e producono, sono regolarmente costretti a farsi sfruttare, prima, per pagare il signoraggio bancario della moneta, da quando abbiamo abdicato alla sovranità monetaria adottando l'euro - che si è rivelato la causa principale del disastro finanziario, economico e sociale in cui l'Italia e gli italiani sono precipitati -; poi, per «salvare l'euro», «ridurre l'indebitamento pubblico» (contratto con le banche!), «salvare le banche»? È un oltraggio agli italiani costretti a impoverirsi sempre di più la decisione di accordare un prestito convertibile al tasso del 9% di 3,9 miliardi (pari al primo gettito dell'Imu), per salvare Mps dopo una gestione finanziaria dissennata per l'acquisizione di Antonveneta nel 2007 (governo Prodi) a circa il triplo del suo valore reale (11,4 miliardi rispetto a circa 4 miliardi, pari a 10 volte gli utili) e per l'acquisto di titoli derivati stimati nel 2011 intorno a 38 miliardi. Ma sarebbe un errore immaginare che si tratta di un caso isolato. I derivati, ribattezzati «titoli spazzatura» all'indomani del tracollo di Lehman Brothers nel settembre 2008, hanno contaminato molte grandi banche, finanziarie, assicurazioni ed enti pubblici in Italia. Uno dei primi atti di Monti fu il trasferimento di 2 miliardi e 567 milioni dalle casse del Tesoro a quelle della banca d'affari americana Morgan Stanley il 3 gennaio 2012. Si apprese allora che l'Italia aveva un'esposizione in derivati di 6,268 miliardi di dollari nei confronti di Morgan Stanley, scesa a 2,887 miliardi dopo l'operazione ordinata da Monti in gran segreto. Il dissesto di Mps e la crisi che attanaglia le grandi banche che da commerciali si sono trasformate in speculative, si deve principalmente al fatto che sono intossicate dai titoli derivati che, nel 2011, erano stimati complessivamente in 787mila miliardi di dollari, circa 12 volte il Pil di tutti i Paesi del mondo (66mila miliardi di dollari). Il problema vero risiede nel fatto che titoli derivati, frutto della speculazione finanziaria, hanno la necessità, al pari del denaro sporco della criminalità organizzata, di inverarsi traducendosi in beni reali e servizi prodotti. Ma affinché questa operazione di riciclaggio abbia luogo è necessario controllare direttamente i governi degli Stati che dispongono dei titoli derivati, al fine di poter mettere le mani sull'economia reale. La funzione di Monti, che il 16 novembre 2011 quando si insediò alla guida del governo era nel direttivo di Goldman Sachs, di Moody's, del Gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale, è appunto quella di assicurare il riciclaggio dei titoli derivati.
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