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Lo sceicco contro Forbes: "Sono molto più ricco"

Escluso dalla top ten dei magnati, il principe saudita Alwaleed Bin Tala è furioso con la rivista. E l'emiro del Qatar compra sei isole greche

Lo sceicco contro Forbes: "Sono molto più ricco"

Quando si è ritrovato al ventiseiesimo posto non ci ha più visto. Ma come? Lui, il principe saudita Alwaleed Bin Talal proprio non poteva accettare l'affronto: escluso dalla Top Ten dei più ricchi al mondo per una valutazione sbagliata. Così ha preso in mano il telefono e si è fatto sentire con quelli del settimanale Forbes, che lunedì ha pubblicato la lista dei «paperonì mondiali», posizionandolo solo al 26esimo posto con una fortuna valutata in 20 miliardi di dollari, pari a 15,4 miliardi di euro. Secondo altre stime riprese anche dalla Bbc, le fortune del principe saudita ammonterebbero a 29,6 miliardi di dollari, facendolo balzare in decima posizione, al posto di Bernard Arnault, patron del marchio di lusso Lvmh.
Così, furioso e determinato a rimettere ordine, con un comunicato diffuso a poche ore dalla comparsa in edicola della rivista, la sua kingdom holding company ha annunciato di non aver altra scelta «se non troncare ogni rapporto» con Forbes. Secondo il gruppo, il magazine avrebbe seguito un processo nel determinare la lista che «è risultato nell'uso di dati non corretti e che sembrano volti a svantaggiare gli investitori e le istituzioni del medio oriente».

La rivista americana ha intanto prontamente risposto garantendo l'esattezza delle proprie analisi e precisando di studiare ormai da diversi anni le finanze del principe e dunque di non aver commesso alcun errore di sottovalutazione.

E intanto, l'ormai famoso e insaziabile emiro del Qatar, lo sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, fa shopping in Grecia. Lo sceicco avrebbe già speso la somma di oltre otto milioni di euro per l'acquisto di sei isolette private nel Mar Ionio, tra cui quella di Oxya, a 38 km da Itaca, sulle quali realizzare investimenti edilizi e turistici. Insomma, comincia a dare i suoi frutti la collaborazione avviata tra il governo greco - alla frenetica ricerca di investimenti stranieri per far fronte alla crisi economica - e l'emirato del Qatar, con la visita compiuta a Doha dal premier Antonis Samaras lo scorso gennaio.


L'affare fatto dall'emiro del Qatar è solo l'ultimo di una serie di compravendite che negli ultimi mesi hanno riacceso l'interesse degli investitori nell'esclusivo settore delle isole private.

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