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Iran, attacco kamikaze contro i capi Pasdaran: "Usa dietro i terroristi"

Attentato del gruppo separatista Jundullah a Sarbaz, nel Sud Est del Paese: 49 vittime, morti 5 ufficiali e il generale delle forze di terra di Ahmadinejad. Teheran accusa, Washigton smentisce

Iran, attacco kamikaze 
contro i capi Pasdaran: 
"Usa dietro i terroristi"

Teheran - Il capo del battaglione Al Qods dei Pasdaran iraniani, generale Nurali Shushtari, è stato ucciso stamane in un attacco di uomini armati nel Sud-Est del Paese insieme ad altri cinque alti ufficiali dei Guardiani della rivoluzione. Lo scrive l’agenzia Fars. Sono 49 le vittime dell'attentato avvenuto stamani contro gli alti ufficiali dei Pasdaran. Lo scrive l’agenzia Irna, precisando che si è trattato di "un attacco suicida" compiuto su una strada percorsa dai Guardiani della rivoluzione. I Pasdaran iraniani hanno accusato Paesi "nemici" di essere dietro all’attentato.

Le accuse agli Usa "L’arroganza globale ha provocato i mercenari che hanno compiuto l’attacco terroristico contro i Pasdaran e i notabili dei gruppi etnici locali" si afferma in un comunicato dei Guardiani della rivoluzione letto alla televisione di Stato. Nel linguaggio del regime iraniano "arroganza globale" sta ad indicare in genere le potenze occidentali e in particolare gli Stati Uniti. In passato Teheran ha accusato gli Usa e la Gran Bretagna di avere armato e organizzato gruppi separatisti iraniani attivi nelle regioni di frontiera. "Senza dubbio - affermano ancora i Pasdaran nella nota - rientra nella strategia degli stranieri e di nemici dell’establishment e della rivoluzione minare l’unità fra sciiti e sunniti e mostrare che i Guardiani della rivoluzione sono incapaci di garantire la sicurezza di questa provincia". Cioè del Sistan-Baluchistan, nel sud-est dell’Iran vicino al confine con il Pakistan.

Washington smentisce Gli Stati Uniti hanno condannato l'attacco contro la Guardia Rivoluzionaria Iraniana definendo "completamente false" le accuse di un coinvolgimento americano. "Condanniamo questo atto di terrorismo e la perdita di vite innocenti" ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ian Kelly aggiungendo in una breve dichiarazione che le accuse di un coinvolgimento americano sono "completamente false".

Ahmadinejad attacca Poi anche il presidente Mahmud Ahmadinejad ha attribuito a "agenti degli stranieri" l'attentato. Si è trattato di "un crimine perpetrato da agenti degli stranieri", ha detto Ahmadinejad, affermando che l'attentato è "da condannare, ma è anche fonte permanente d'onore per la rivoluzione islamica". Per questo il presidente ha detto che invia alla Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, e alle famiglie delle vittime un messaggio "di condoglianze e congratulazioni" allo stesso tempo per il loro "martirio". Ahmadinejad ha detto inoltre che "la sicurezza permanente verrà conseguita con la fiducia tra il popolo e il governo"

Il bilancio Sono 49 le persone rimaste uccise nell'attentato suicida. Lo scrive l’agenzia Fars, precisando che tra i morti vi sono anche civili. La Fars scrive che tra i morti vi sono notabili di gruppi etnici locali che si avviavano con gli alti ufficiali dei Guardiani della rivoluzione a partecipare a una riunione per favorire una riconciliazione tra componenti sciita e sunnita della popolazione.

Il generale Il generale Shushtari, che era anche comandante vicario delle forze di terra dei Pasdaran, si trovava nella città di Sarbaz, nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan, per prendere parte all'incontro tra i capi di diversi clan al fine di favorire una riconciliazione tra popolazione sciita e sunnita. Questa provincia è infatti scossa da anni da violenze interconfessionali e vi opera un gruppo armato separatista, il Jundullah (Soldati di Dio), che mette a segno attentati e rapimenti di agenti di forze di sicurezza. Con Shushtari sono rimasti uccisi altri quattro alti ufficiali dei Guardiani della rivoluzione.

I Pasdaran uccisi Anche il comandante dei Pasdaran nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan, generale Mohammadzadeh, è stato ucciso nell'attentato nel quale è morto il generale Nurali Shushtari, comandante vicario delle forze di terra dei Guardiani della rivoluzione e del battaglione Al Qods. Il più grave attentato avvenuto nel Sistan-Baluchistan prima di quello di oggi risale al febbraio del 2007, quando 11 Pasdaran furono uccisi e una trentina feriti quando una bomba fu fatta esplodere contro l’autobus su cui viaggiavano. "In questo atto terroristico sono stati uccisi il generale Nourali Shoushtari, il vicecomandante dell’esercito dei Guardiani della Rivoluzione, generale Mohammad-Zadeh, il comandante dei Guardiani della Rivoluzione del Sistan-Baluchistan, il comandante dei Guardiani per la città di Iranshahr e il comandante dell’unità Amir-al Momenin" si legge nel comunicato Fars.

Il presidente del parlamento iraniano, Ali Larijani, ha confermato la morte degli alti comandanti in un discorso pronunciato in parlamento e ritrasmesso in televisione.

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