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Italia-Scozia per evitare il «cucchiaio»

RomaGiocarsi il tutto per tutto per evitare di aggiungere un pezzo al servizio di quattro cucchiai di legno già nella credenza. Contro la Scozia questo pomeriggio (ore 13.30, diretta Skysport2, differita La7 alle 16) gli azzurri del rugby si giocano un bel pezzo di credibilità dopo le quattro sconfitte su quattro della cura Brunel. Negli occhi c’è soprattutto la partita persa al Millennium e i timidi segnali di una ritrovata verve difensiva. Peccato che contro gli highlanders potrebbe non bastare. La partita è di quelle da vincere, missione impossibile per una squadra che, a parte le prime due uscite, in attacco ha fatto vedere pochino. Brunel ritrova Martin Castrogiovanni, un rischio vista la frattura al costato che lo ha costretto ad uscire contro l’Inghilterra. Perde per strada anche Ghiraldini, costretto al forfait all’ultima ora, e a lasciar spazio all’esperienza di Fabio Ongaro.
Squadra rovesciata come un calzino dal cittì francese che innesta Barbieri al posto del bravo Simone Favaro in una terza linea fatta dai centimetri di Parisse e Zanni. In conquista saranno utili perché soprattutto sulle rimesse laterali, la sfida contro gli scozzesi si presenta anche come il più classico duello tra giganti. Un’incognita la linea veloce che avrà di fronte le scelte di Robinson segnate dai problemi di infermeria. Cambia il minimo indispensabile, l’ex cittì inglese e spera che la risposta sia qualla di una squadra che oltre al grande volume di gioco, sia capace anche di segnare qualche meta. Mal comune, mezzo gaudio visto che anche l’Italia a Cardiff non è andata al di là di un misero piazzato.

La differenza la faranno allora le motivazioni e la spinta degli almeno 70 mila dell’Olimpico per chiudere un Sei Nazioni che rappresenta qualcosa di più di un rodaggio aspettando a giugno il tour delle Americhe che disegnerà il nuovo volto della nostra Nazionale ovale.

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