Nel nostro Paese il 22% dei consumi energetici riguarda lambito residenziale. Di questi, almeno la metà è attribuibile agli elettrodomestici. Ecco perché le iniziative rivolte al risparmio energetico, sempre più di attualità alla luce delle direttive europee, non possono ignorare questo comparto.
Risale alla fine degli anni Novanta lintroduzione delletichettatura energetica, che attesta il consumo di ogni apparecchio. Secondo gli esperti, i prodotti più recenti, con etichette A+ e A++, garantiscono un risparmio del 70% rispetto ai modelli di 10 anni fa. La vita di un elettrodomestico, però, raggiunge i 15 anni: quindi nelle case si trovano oltre 30 milioni di pezzi obsoleti, privi di etichetta. Che andrebbero sostituiti.
Un segnale che viene valutato positivamente dai produttori i quali, però, lamentano lesclusione dal provvedimento degli altri elettrodomestici.