Gli italiani colpiti dalla psoriasi hanno una qualità di vita compromessa[NOTE][/NOTE]

É tradizionalmente definita come una malattia infiammatoria della pelle ad andamento cronico-recidivante che, nella sua forma più comune, si manifesta con placche eritemato-quamose localizzate sulle superfici del corpo. La prevalenza nella popolazione generale italiana è stimata pari al 2,8% con una maggiore frequenza di casi nel sesso maschile; si può dunque stimare che circa 1,5 milioni di italiani siano affetti da questa malattia. Si osservano alterazioni distrofiche delle unghie in oltre un terzo dei pazienti ed una tipica artropatia in una proporzione variabile di soggetti. La psoriasi guttata, l'eritrodermia psoriasica e la psoriasi pustolosa (nella sua forma localizzata o generalizzata) costituiscono varianti distinte per morfologia ed andamento. Recenti evidenze suggeriscono come la psoriasi, da patologia ad esclusivo interessamento cutaneo si possa considerare invece una malattia sistemica. Infatti un ampio ventaglio di comorbilità può associarsi alla psoriasi, fra le quali, l'artropatia, le malattie infiammatorie croniche intestinali, le patologie oculari, le malattie metaboliche e cardiovascolari, i disturbi psicologici. La psoriasi solo eccezionalmente è causa diretta di morte. I pazienti affetti da psoriasi, come quelli affetti da altre malattie croniche invalidanti, accusano una riduzione della qualità di vita per i sintomi cutanei (prurito cronico, sanguinamento, coinvolgimento delle unghie), dei problemi legati ai trattamenti (cattivo odore, disagio fisico, perdita di tempo, effetti collaterali sistemici, costi elevati), dei risvolti psico-sociali secondari al dover convivere con una malattia della pelle molto visibile e deturpante. I derivati della vitamina D ed i corticosteroidi sono i trattamenti topici più efficaci per la psoriasi a placche. Efficaci e sicuri anche i farmaci biotecnologici.É stata aggiornata la Linea guida (Lg) sul trattamento della psoriasi nell'adulto, illustrata recentemente all'Istituto Superiore di Sanità. «Sono stati aggiornati solo i quesiti relativi al trattamento della psoriasi cronica a placche nell'adulto, escludendo quelli relativi alla diagnosi ed all'artrite psoriasica». afferma Alfonso Mele, epidemiologo.


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