La Kyenge guida la "vacanza" dei deputatati Ue alle isole Fiji

La'Eurodeputata ha guidato una delegazione di parlamentari per discure di cambiamento climatico alle isole Fiji

La Kyenge guida la "vacanza" dei deputatati Ue alle isole Fiji

Una missione europea, da 1milione e spiccioli di euro. Alle isole Fiji, il paradiso che molti italiani sognano. E alla guida della bella compagnia di eurodeputati c'è lei, Cecile Kyenge. Il motivo non è mica sciocco: parlare di cambiamento climatico e di mari e oceani in una assemblea parlamentare paritetica tra Africa, Caraibi e Pacifico (Acp). La commissione paritetica, ovviamente, non si poteva dare a Bruxelles ("il Parlamento europeo ha preso atto e s' è dovuto adeguare", fanno sapere da Bruxelles) e quindi gli eurodeputati hanno preso armi e bagagli e sono andati a Suva, la capitale delle Fiji. Immaginiamo il dispiacere e lo sforzo.

La delegazione era composta di 102 persone, scrive Libero, ovvero 42 deputati, 29 funzionari e 31 interpreti. Gli italiani presenti erano solo due: la capofila Kyenge e un deputato grillino, Ignazio Corrao. Ovviamente, l'Ue si è occupata di pagare (coi nostri soldi) un biglietto business class a tutti. Poi alberghi a quattro stelle per le conferenze e il soggiorno. Cecile Kyenge, in tutto questo, era la vicepresidente dell'assemblea.

Oltre la "vacanza", la partecipazione all'assemblea permette di richiedere un rimborso spese di 152 euro al giorno. Mica male. Il giornalista di Libero ha provato a contattare i partecipanti, provando a chiedere per quale motivo - peraltro - alcuni dei deputati si siano assentati per almeno un giorno su tre dalle riunioni del meeting. La Kyenge ha risposto dicendo che "alla luce della funzione istituzionale e dei costi di funzionamento dell' assemblea parlamentare Acp-Ue ritengo che tutti gli europarlamentari debbano affrontare con impegno e dedizione i lavori. Cosa che ho fatto fino in fondo". Un po' meno gli altri deputati. "Ho partecipato all' assemblea in veste di vice-presidente - aggiunge l'eurodeputata - per portare avanti il mio impegno politico e non per controllare il lavoro dei miei colleghi". L'addetto stampa dei 5 Stelle, invece, ci ha tenuto a dire che "la missione ha avuto un costo spropositato. Il nostro gruppo poteva mandare fino a 5 deputati ma, per risparmiare, abbiamo occupato solo un posto. Mi spiace che i rappresentanti dei gruppi maggiori, e in particolare quelli centristi che predicano l' austerità, abbiano preso la missione come un viaggio vacanza".

E in effetti è proprio così. Considerando, peraltro, che il viaggio è costato il 25% delle attività interparlamentari della prima metà dell'anno. Una botta ai conti Ue (e ai contribuenti).

Anche se, spiegano dal Parlamento, il meeting "ha permesso ai più piccoli paesi del Pacifico di partecipare e chiedere attenzione per i loro problemi specifici" e il "dibattito chiave è stato sul tema "mari e oceani" relativo al cambiamento climatico, la biodiversità, le energie rinnovabili, la pesca, la sicurezza marittima e la pirateria, il petrolio e i minerali nei fondali marini".

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