L’amaro La China del dottor Clementi è giunta a noi attraversando tutto il 900

Fivizzano è un comune in provincia di Massa Carrara che Carducci definì «la perla sperduta tra i monti», un paese di collina lungo la strada che porta al passo del Cerreto. Lì il piatto tipico si chiama pattona, sorta di torta di farina di castagne, mentre il liquore lo si deve al dottor Giuseppe Clementi che nel 1884 mise a punto nella sua farmacia in via Ferriera, telefono 0585.92056, chinaclementi.it, la ricetta di un elixir giunto fino a noi con il nome di «China», 10mila bottiglie (in vendita a 19 quella da 0.70 e a 14 la mezzo litro), un amaro che deve il suo successo alla bravura del Clementi di armonizzare tra loro due varietà di China tropicale, la Cinchona Calisaya e la Succirubra, più altre piante aromatiche e officinali rimaste segrete. Nella banca dati dei prodotti agroalimentari tradizionali del Ministero delle politiche agricole appare come «Amaro Clementi elixir di Fivizzano, Amaro di Fivizzano, China Clementi di Fivizzano»; non siamo davanti a un prodotto da battaglia. Una curiosità: piaceva moltissimo a Indro Montanelli che ordinandolo scrisse: «Un ricordo delizioso...

un tuffo nelle cose buone e vere della mia infanzia».

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