Roma

L’anima soul di Nek ritrova l’amore

NOMI Tra i protagonisti Grisham, Vitali, Ermanno Cavazzoni e la Mazzantini

Ritmi più energici, venature reggae, richiami e atmosfere da rock sinfonico, ora più aggressivo e ora etereo, il tutto spalmato sulle sue melodie classicamente pop. Arriva a Roma L’altra direzione di Nek, nuovo (e rinnovato nei suoni) tour che approda domani al Parco della Musica, Sala Santa Cecilia ore 21. Alle prese con una tournèe partita in anticipo rispetto all’uscita dell’album in programma il prossimo 28 aprile, ecco la nuova rotta musicale intrapresa da Nek, al secolo Filippo Neviani, anche se, a detta dell’artista emiliano, il nuovo album è «un disco di composizioni originali ma non rivoluzionarie, perché l’ascoltatore non deve essere spiazzato, ma sorpreso e stuzzicato con nuove chiavi di lettura». Anticipato in radio dal primo singolo La voglia che non vorrei, L’altra direzione di Nek è un’evoluzione personale che rimane fedele al suo stile raffinato e allo stesso tempo allarga il proprio orizzonte artistico. Un successo lungo dodici anni per Nek che dal ’97, anno «di grazia» in cui raggiunge il successo con il brano-tormentone Laura non c’è, si arricchisce oggi di nuovi elementi misurandosi anche con generi come il soul e il rhythm ’n’ blues. Ne è esempio il pezzo Walking away in duetto con il britannico David Graig, dove Nek conferma la sua propensione per il mercato internazionale. Il concerto del cantautore di Sassuolo si preannuncia quindi come un vero e proprio viaggio musicale alla scoperta di varie sonorità. L’apertura dello show è in programma con il solo Nek che in versione unplugged, chitarra e voce, propone i brani Contromano e Sul treno. Grande spazio avrà ovviamente il nuovo album che verrà saccheggiato di quasi tutti i suoi brani, dal nuovo singolo Se non ami fino alle intense Un’ora in più, Un’altra direzione e ancora Le mani (scanzonata e perfetta, per far cantare il pubblico) fino alla rockeggiante La musica che c’è. In programma, fra gli altri, anche brani come Nella stanza 26 supportata da un video alle spalle, e la struggente L’anno zero, che Nek dedica nel concerto ai terremotati dell’Abruzzo.

Proprio per finanziare la ricostruzione de L’Aquila e delle zone disastrate dal sisma, inoltre, Nek ha annunciato che farà parte della larga schiera composta da 50 big della musica italiana che sta incidendo il brano Domani, scritto da Mauro Pagani e i cui proventi saranno devoluti alla Protezione civile proprio per l’Abruzzo.

Commenti