Cultura e Spettacoli

"L'’Eneide? Un'’esperienza radicale"

"L'’Eneide? Un'’esperienza radicale"

Vittorio Sermonti tiene a fare subito una precisazione, in merito alle 24 serate che, da martedì, lo vedranno leggere e raccontare nell’esedra del Marco Aurelio (ai Musei Capitolini) niente meno che l’Eneide di Virgilio. «Non mi piace che si parli di divulgazione - sottolinea lo studioso -. Mi spiego: non distribuisco a una platea di bisognosi un tesoro che io solo posseggo. Il mio sforzo, piuttosto, è utilizzare la storia, la favola, la ressa di indizi culturali ed estetici, in breve la spaventosa bellezza di un’opera come l’Eneide per snidare la grandezza di ciascun ascoltatore».

Non «divulgazione», dunque, ma «esperienza radicale di una grandezza»: in questi termini l’illustre dantista preferisce introdurre l’evento di cui sarà protagonista fino al 20 ottobre (dal martedì al sabato, con inizio alle ore 21 e ingresso gratuito). Dopo il successo della declamazione dell’Iliade offerta da Gabriele Lavia in occasione della Notte bianca, il Comune - in collaborazione con Telecom Progetto Italia - propone ora al pubblico romano la lettura integrale dei 12 libri del poema virgiliano, nella versione tradotta dallo stesso Sermonti.

In un luogo simbolo come il Campidoglio (dove, secondo quanto racconta il poeta latino, tremila anni fa Enea si addormentò stremato, ospite di un re povero) Sermonti proporrà ogni sera all’incirca un canto del poema, facendolo precedere da un’introduzione critica.

«Leggerò, non sarà una recitazione - annuncia -. Non ho l’obiettivo di mostrare come si deve leggere ma di istigare ciascun ascoltatore a leggere e scoprire lui stesso la bellezza di quei versi». Il professore (ma guai a chiamarlo così: «sono semplicemente Vittorio Sermonti») non è nuovo a questo tipo di esperimenti dal momento che, sempre con la società del gruppo Telecom Italia, ha proposto al pubblico di Milano, Bologna e Firenze le «lecturae dantis» e in tre anni la «sua» Divina Commedia ha richiamato circa 150mila spettatori.

«"Quello che trovo strepitoso è il silenzio assoluto del pubblico durante le letture». Adesso è pronto per far risuonare la sua voce e il suo sapere all’ombra del Marco Aurelio, in un luogo che lui stesso definisce «uno dei più belli al mondo».

Info: 06-82059127.

Commenti