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L’Italia di Donadoni aspetta solo Perrotta

da Firenze
La ricreazione è finita. Da domenica si entrerà nel vivo di un problema che si chiama Scozia. Nel frattempo tornano a casa in quattro: nell’elenco con Pasqual, ci sono un acciaccato Amelia, Semioli e Bonera. Nel provino di ieri messe in campo due formazioni speculari, modulo tattico 4-2-3-1 con Toni e Gilardino terminali del gioco. E Perrotta fermo a bordo campo. Il giallorosso ha lamentato, calciando, un risentimento muscolare: due giorni di riposo dovrebbero essergli sufficienti per recuperare. Domenica l'ulteriore controllo dirà se il giocatore, una delle pedine fondamentali per Donadoni, sarà disponibile mercoledì. L’alternativa è Del Piero ieri sostituito nella ripresa. La prima sensazione era stata che il cambio fosse concordato: ma Donadoni ha smentito l'eventuale accordo. L'allenamento ha evidenziato le buone condizioni di Pirlo e Gattuso, la solidità di Materazzi, il recupero di Cannavaro. Donadoni sembra tranquillo. «Vedo giocatori concentrati, negli ultimi due giorni ho constatato un cambio di marcia. Che io sia sereno lo hanno dimostrato gli esami specifici cui, come tutti, mi sono sottoposto. I discorsi che mi girano intorno non mi interessano, l'unica vera preoccupazione è quella di riuscire a mettere in campo una squadra che sia consapevole delle proprie capacità».
Per non lasciare nulla al caso il ct si sottoporrà a un autentico tour de force per seguire dal vivo gli scozzesi impegnati stasera nella gara con la Georgia a Glasgow. «Un risultato positivo dei georgiani ci darebbe morale» il pronostico dopo essersi tolto un sassolino dalla scarpa. «Ho letto e sentito che avrei viaggiato con un volo privato: fosse davvero così forse avrei preteso orari più comodi considerato che partirò alle 5 di mattina e rientrerò a Coverciano all'alba del giorno successivo.

Mi dispiace che talvolta vengano date informazioni non corrette».

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