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L’Open verso Torino per diventare Fiat

Mancano ancora sei mesi all'Open d'Italia, ma i tempi per definire il budget (3 milioni di euro fra premi e costi organizzativi) sono strettissimi. Fra un mese aziende e multinazionali tirano le fila del bilancio di previsione, ed è difficilissimo giustificare come "spesa straordinaria" 2 milioni di euro.
Questo il "buco" che si è creato con la cessione di Telecom che riteneva il golf altamente strategico nel suo progetto di comunicazione e marketing. Scaduto il contratto, i nuovi padroni di Telecom non hanno fatto scattare l'opzione triennale e la scelta del title sponsor, considerata la cifra, può condizionare la scelta della sede. E si è fatta insistente la voce che Torino potrebbe mettere fuori gioco Milano Tolcinasco con l'accoppiata I Roveri-Fiat.
«La scelta del campo di Tolcinasco - spiega Donato Di Ponziano, l'ad dell'Open - non è mai stata messa in discussione, qualcuno si è inventato Torino. Certo che il nostro obiettivo dei prossimi mesi è trovare il title sponsor, mentre hanno già confermato la loro presenza Rolex, Bmw, Monte dei Paschi, Botticelli».
Dentro la Federazione, però, l'ipotesi Torino non è così remota, anche se è rischioso lasciare una sede ben collaudata che offre oltre a uno staff sperimentato finalmente anche un potenziale pubblico da grande evento (l'anno scorso 20 mila spettatori).
«Due milioni di euro spostano ogni cosa, e la Fiat è un marchio vincente», si obietta dentro la Federazione. Altra ipotesi è il salto di qualità del Monte dei Paschi. Il suo statuto prevede un impegno stretto nel territorio senese, ma la scelta di acquisire nuovi sportelli e riguadagnare prestigio internazionale si sposa con l'Open potrebbe giustificare l'operazione magari assieme ai francesi dell'Axa che hanno acquisito il ramo assicurativo.
Di Ponziano potrebbe avere già l'asso nella manica. Il giovane manager è stato eletto presidente del Casinò di San Remo.
«Carica prestigiosa e che mi vede molto motivato, ma chiaramente di rappresentanza anche se cerco di essere presente il più possibile», spiega facendo capire che si troverebbe in un conflitto d'interessi. Magari, alla fine, per parare i danni di una fuga dal...

…Castello, la Aedes del gruppo Pirelli proprietaria di Tolcinasco rilancerà avendo - grazie all'Open - triplicato i soci, rivalutato il valore degli immobili e realizzato un'operazione di marketing vincente.

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