Cultura e Spettacoli

L'addio alla Mondaini. Berlusconi: "Perdo amica carissima"

Zavoli: "Era una creatura molto più malinconica di quanto apparisse nella realtà". Bonolis: "Quasi impossibile che riuscisse a resistere a lungo all’assenza di Raimondo". Maria De Filippi: "Sandra mi aveva adottata". Liofredi: "Se ne va un pezzo della storia della televisione italiana"

L'addio alla Mondaini. Berlusconi: "Perdo amica carissima"

Milano - "Sono profondamente addolorato. Con la scomparsa di Sandra Mondaini perdo un’amica carissima". È quanto afferma in una nota il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ricordando quando la Mondaini "insieme a Raimondo Vianello accettò tra i primi di impegnarsi nel gruppo televisivo che ho fondato, assicurando un contributo di qualità artistica, di ironia e di libertà che gli italiani hanno seguito con affetto e simpatia per molti anni".

Napolitano Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa con commozione la notizia della scomparsa di Sandra Mondaini, a breve distanza dalla perdita del marito Raimondo Vianello con cui è stata protagonista di molteplici esperienze artistiche, in un messaggio ha espresso alla famiglia, anche nel ricordo del suo impegno di solidarietà sociale, le più sincere condoglianze.

Zavoli: era più malinconica di quanto apparisse "Era una creatura molto più malinconica di quanto apparisse nella realtà e grazie a Raimondo ritrovò, seppure in parte, la serenità". È il ricordo di Sergio Zavoli. "Abbiamo abitato nella stessa palazzina a Roma - ricorda il presidente della Commissione di Vigilanza - Oltre a Sandra e Raimondo, c’era anche Enzo Biagi. Ho conosciuto Sandra quando eravamo giovani. Era una creatura malinconica, aveva diversi problemi personali da risolvere. In particolare non era riuscita a colmare la distanza con il padre, pittore e umorista, per problemi soprattutto legati al carattere. Quando trovò Raimondo, che si dimostrò marito premuroso e affettuoso, Sandrà si rianimò molto e trovò momenti di maggiore serenità. La nostalgia per il padre e l’angoscia per i problemi non risolti tornava però sempre".

Letizia Moratti "Sandra Mondaini ha amato la vita con entusiasmo contagioso. L’amore ha guidato la sua vita di donna, di artista, di milanese. Amore per Raimondo, amore per il teatro, il cinema, la musica, l’arte. Amore per Milano, che oggi accoglie la notizia della sua partenza con silenzio, dolore, memoria e gratitudine. Sandra Mondaini ha amato tutto ciò che ha fatto. Ha vissuto con intensità e generosità ogni aspetto della sua esistenza. La sua immagine di donna viva, piena di gioia, di ironia, di talento, ha accompagnato la vita di tre generazioni di italiani che hanno riso e pianto con lei e per lei". Lo ha dichiarato il sindaco di Milano, Letizia Moratti. "Milano è orgogliosa della sua Sandra e del suo Raimondo: una coppia che ha vissuto e interpretato la Città con un talento impareggiabile. Sandra aveva trasformato Raimondo in un vero milanese. A Milano insieme, dopo i decenni indimenticabili di lavoro in Rai con programmi rimasti nella cultura collettiva del Paese come Canzonissima e Studio Uno, avevano scelto l’avventura allora inedita delle Tv private. Avevano scommesso su una novità, lo avevano fatto insieme, e insieme hanno vinto. Oggi, cara Sandra, Milano non può che ricordarti così: vitale, coraggiosa, innovativa, insieme a Raimondo. Milano ricorda anche la tua generosità, la tua capacità di far sorridere i bambini, di parlare a tutti con il linguaggio del sorriso. Per questo il silenzio di Milano è oggi sostenuto dalla tua vitalità contagiosa, che ci manca e nello stesso tempo continua ad accompagnarci. Grazie Sandra, Milano è con te".

Formigoni "Con vivo dolore ho appreso la notizia della morte di Sandra Mondaini. Con lei scompare una grande attrice lombarda che, con la sua arte e la 'complicità' di Raimondo Vianello, ha saputo far sorridere l’intero Paese". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esprime così il suo cordoglio per la morte di Sandra Mondaini. "La risata contagiosa del suo personaggio Sbirulino resterà nella nostra memoria e in quella della tv italiana, pronta a insegnare alle generazioni future l’arte della semplicità".

Bonolis "Quando hai amato per tanti anni una persona è difficile farne a meno - dice Paolo Bonolis -. Era quasi impossibile che riuscisse a resistere a lungo all’assenza di Raimondo, anche perchè già stava piuttosto male. Però in questo momento bisogna pensare che hanno vissuto una bella vita, intensa, di grandi successi, con grande ironia. Non capita a tutti. E quindi sono contento per quello che ci ha dato con la sua arte e la energia. In, per chi ci crede, da oggi Sandra e Raimondo si riuniscono da qualche parte".

De Filippi "Sandra mi aveva adottata, mi faceva quasi da mamma. Addirittura mi sgridava quando non le telefonavo". Maria De Filippi, racconta il suo rapporto con la Mondaini. "Sandra era una combattente - dice ancora la De Filippi - fino alla fine lo è stata, anche dopo che si è ammalata a volte ci scherzavamo anche su". "Dopo la morte di Raimondo, quando ci sentivamo lei ne parlava come se fosse vivo, come se fosse ancora presente - afferma la conduttrice - e io sinceramente non ho mai avuto il coraggio in cinque mesi di dir nulla e facevo lo stesso".

Liofredi "Dopo la scomparsa del marito con la scomparsa oggi di Sandra Mondaini se ne va un pezzo della storia della televisione italiana", commenta il direttore di Rai2, Massimo Liofredi. "Sandra - ha proseguito il direttore di Rai2 - è morta di fatto nello stesso giorno del marito consumata dal dolore per il suo Raimondo. Ma quando una coppia è così affiatata è inevitabile che quando se ne va uno se ne va anche l’altro".

Baudo "È una bruttissima notizia che purtroppoo aspettavo. Era inevitabile che accadesse. Avendo per tanti anni seguito la loro miracolosa sintonia su tutti i piani, sapevo che Sandra senza Raimondo non si sentiva più nessuno. La vita di Sandra si era chiusa quella mattina con Raimondo". Questo il commento di Pippo Baudo. "L’ho chiamata più volte negli ultimi mesi -racconta Baudo- e a volte era totalmente assente. Per lei non aveva più significato andare avanti senza l’uomo che era stato per lei il padre, l’amico, l’amante, il compagno di lavoro, in un’unione che forse non ha davvero eguali soprattutto nel mondo dello spettacolo. Oggi è la fine di una grande storia d’amore. Già li vedo nel paradiso degli artistì, con lei continuerà a fare Sbilrulino e lui continuerà a prenderla in giro".

Costanzo "Quando è morto Raimondo ho detto subito che la mia preoccupazione era per Sandra. Stava già male e dopo 50 anni di vita professionale e privata insieme, non ha retto alla sua mancanza. Sono 50 di vita che in 5 mesi sono scompersi", ha detto all’Agi Maurizio Costanzo che ha conosciuto la coppia Vianello-Mondaini agli inizi della sua carriera di giornalista. "Penso a lei - ha aggiunto - e mi viene spontaneo un paragone con Giulietta Masina: anche lei morì cinque mesi dopo Fellini. Io ho il sospetto che Sandra non abbia voluto accettare la morte di Raimondo".

Podestà Un grande evento per ricordare Sandra Mondaini sarà organizzato nei prossimi mesi dalla Provincia di Milano. Lo annuncia Guido Podestà, presidente della Provincia, insieme al vice presidente e assessore alla Cultura, Novo Umberto Maerna. "Desidero esprimere, a nome mio, dell’ente e di tutta la comunità della Provincia di Milano - continua Podestà - il più profondo cordoglio per la scomparsa di Sandra Mondaini che ci lascia a distanza di pochi mesi dal compagno di vita, Raimondo Vianello".

Il presidente conclude, ricordando la Mondaini come una "donna di straordinaria umanità e professionista di grande valore, che ha saputo conquistare l’affetto degli italiani che l’hanno amata per la sua comicità mai volgare, per la sua innata ironia e per lo straordinario esempio che il legame con il marito Raimondo rappresentava".

 

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