L'Arabia Saudita: "Usa e Ue sono i prossimi bersagli dell'Isis"

Il re saudita lancia l'allarme: "Se non ci sarà un'azione risoluta contro lo Stato Islamico colpiranno loro"

L'Arabia Saudita: "Usa e Ue sono i prossimi bersagli dell'Isis"

L'allerta è ai massimi livelli. I video delle violenze e delle decapitazioni e l'intensa attività di reclutamento anche in Europa hanno messo in guardia l'Occidente. Lo Stato Islamico è un pericolo per tutto il mondo, nessuno escluso. E adesso, a confermare la gravità della situazione, arriva anche un monito, spaventoso e preoccupante, dell'Arabia Saudita. "Usa e Ue saranno i prossimi bersagli dell’Isis se non ci sarà un’azione risoluta" è questo il messaggio lanciato da Riad.

L'avviso del re saudita Abdullah arriva all’indomani dei nuovi "piani di al Qaida", rivelati dai media internazionali, compreso un manuale in 19 pagine per costruire ordigni "alla peste bubbonica". "Il vantaggio delle armi biologiche è che non costano molto ma le perdite umane possono essere enormi", recita un brano del manuale rinvenuto in un computer portatile ribattezzato "il laptop dell’Apocalisse", scovato in Siria. "Utilizzate piccole granate con il virus, tiratele in spazi chiusi come le metropolitane, gli stadi di calcio o i centri commerciali", è l’inquietante messaggio alle cellule terroristiche. Intanto il segretario di Stato Usa, John Kerry ha rilanciato il piano per un’ampia coalizione per combattere l’Isis, che tra Siria e Iraq potrebbe contare, stimano gli esperti, "fino a 100.000 combattenti", "almeno 50 carri armati" e "tra 250 e 400" micidiali missili terra-aria SA-24, oltre a Stinger e batterie lanciarazzi. Si deve impedire al "cancro dell’Isis di diffondersi ad altri Paesi", ha detto Kerry, in procinto di partire per il Medio

538em;">Oriente per tessere la fitta tela delle alleanze.

Commenti