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L'arte sempre al centro degli investimenti E le aste fanno il pieno

I Paperoni si contendono le opere migliori anche per diversificare il loro patrimonio

Le aste che si sono svolte a New York dal 13 al 17 maggio hanno generato un fatturato di circa 2 miliardi di dollari (1,75 miliardi di euro circa). Su circa 2mila lotti in asta ne è stato venduto l'81% che rappresenta un'ottima performance così come il fatto che i ricavi si siano attestati nella parte del range di stima compreso tra 1,6 e 2,3 miliardi di dollari. Un segnale sempre più evidente che l'arte, soprattutto quella contemporanea, stia diventando non solo un tratto distintivo del mecenatismo moderno, ma un modo di diversificare gli investimenti. Tant'è vero che il lotto che ha suscitato clamore mediatico a livello globale, il Rabbit di Jeff Koons battuto a 91,1 milioni di dollari (cifra che lo rende il contemporaneo vivente di maggior valore), è stato aggiudicato da Christie's a Steve Cohen, fondatore di Point72 Asset Management. Un Paperone da 10,2 miliardi di dollari di patrimonio, ma soprattutto grandissimo collezionista di arte contemporanea. Il 64enne Koons si è ripreso lo scettro dopo averlo ceduto per pochi mesi al pittore ottantenne inglese David Hockney che a novembre scorso aveva centrato il suo record di 90,3 milioni. Probabilmente coloro che fino a vent'anni fa «regalavano» le sue opere si saranno mangiati le mani. Alla fine degli anni Novanta, infatti, il «re del kitsch» costava poco. Lo storico dell'arte Alan Jones ha raccontato che l'artista era spesso escluso dai party esclusivi della New York che conta.

La conferma dell'altissimo valore di mercato di Koons ha fatto passare in secondo piano due notizie altrettanto interessanti. L'opera più costosa della settimana newyorkese è stata Meules di Claude Monet (110,7 milioni di dollari), nuovo record mondiale per un impressionista. La scarsità di queste opere ha influito sul prezzo: la serie dei covoni conta 25 tele delle quali solo 8 di proprietà privata, mentre le restanti 17 si trovano nelle collezioni di musei tra i quali il Musée d'Orsay di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York, Gli 88,8 milioni di dollari per Buffalo II di Robert Rauschenberg hanno occupato il terzo gradino del podio con una valutazione quintupla rispetto al precedente record d'asta dell'artista.

Non si possono non segnalare, inoltre, i 50,1 milioni per un Senza titolo di Mark Rothko del 1960 e 32,1 milioni per Spider, scultura di Louise Bourgeois (32,1 milioni). L'immancabile Andy Warhol ha visto l'aggiudicazione di un Double Elvis del 1963 per 53 milioni di dollari. Undici delle ventidue opere esistenti della serie «Ferus Type» sono presenti in collezioni museali, tra cui un altro Double Elvis che si trova al MoMA di New York. Ottimo riscontro anche per Study for a head (1952) di Francis Bacon, aggiudicato per 50,4 milioni di dollari. Queste evoluzioni hanno «oscurato» i 31,5 milioni per Kiss III, uno dei tanti capolavori di Roy Liechtenstein.

Da non trascurare, infine, la crescente sensibilità nei confronti degli artisti di ultima generazione. SpongeBob SquarePants (5,9 milioni da una base d'asta di 6-800mila dollari) ha segnato un nuovo record per Kaws, artista 44enne di Brooklyn ormai apprezzato a livello internazionale.

Nella street art c'è vita dopo Banksy.

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