Laurea e Beatles per Napolitano a Oxford: «Premiata l'Italia, merita fiducia»

Dottorato in civil law per il capo dello Stato, che compie 86 anni: «Non nascondiamo i nostri problemi economici e istituzionali, ma ce la faremo con la necessaria convergenza di tutti». Premiato anche George Martin, storico produttore dei quattro di Liverpool

Compleanno con dottorato, doppia festa per Giorgio Napolitano in visita in Inghilterra. Cerimonia in pompa magna allo Sheldonian Theatre per il capo dello Stato, che spegne 86 candeline e riceve il degree of doctor in civil law dall'università di Oxford. Premiato anche George Martin, storico produttore dei Beatles. «Non mi ero accorto di queste coincidenze. É un modo simpatico di trascorrere la riccorrenza».
L'Inno di Mameli, il Pater Noster di Verdi e Yesterday fanno da colonna sonora all'evento. Il latino vengono lette le motivazioni che riguardano il presidente: «Ha condotto sui concittadini cum consilio et ratione». Napolitano è soddisfatto, ma il riconoscimento, dice, è per tutto il Paese. «Quello che colgo in una cerimonia come questa è la conferma di quali straordinarie riserve di ammirazione, di riconoscimento e di apprezzamento per la nostra storia e la nostra cultura ci sono nel Mondo».
Altro che nazione in crisi, in declino. «Quando sento dire - continuato - nella motivazione di questo dottorato che qui ad Oxford si studia da otto secoli la storia e la cultura di Roma, si capisce perché noi siamo sempre considerati fonti di ispirazione». Però c'è un però: «Dobbiamo essere all'altezza di questa tradizione. Bisogna avere fiducia nell'Italia per creare le condizioni di una convergenza che è necessaria in vista degli sforzi che ci attendono, a cominciare dalla manovra di rientro dal debito».
A Oxford il capo dello Stato incontra pure i dottorandi e i docenti del dipartimento di italianistica del Pembroke College. «L'Italia - ammette - attraversa un periodo difficile, ha molti test da superare riguardo l'economia, la società e il consolidamento delle istituzioni. Non nascondiamo i problemi ma ce la faremo. L'Italia merita per la sua lunga storia la fiducia degli amici e degli alleati europei».
E ricorda anche l'ìmpegno per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. «Abbiamo fatto uno sforzo non retorico e anche critico nel ricordare la nostra storia e per non dimenticare gli sforzi fatti da personalità diverse come Cavour, Mazzini e Garibaldi che, al dispetto delle loro divergenze ideali e politiche, al momento opportuno seppero convergere per realizzare un grande obiettivo comune». Dal passato dunque una lezione per il presente e il futuro: ci si può dividere anche aspramente sulla questioni politiche, ma ci sono momenti ijn cui bisogna fare squadra e lavorare insieme per l'interesse generale.
Martedì Napolitano e la moglie Clio hanno incontrato a Londra la Regina Elisabetta.

«Abbiamo parlato degli eventi recenti - così il Capo dello Stato lasciando Buckingham Palace - il matrimonio tra William e Kate, le nostre celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità e il giubileo del Regno Unito che si terrà l'anno venturo».

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