Roma

L'eleganza sinfonica di Mahler che stregò Luchino Visconti

Gergiev torna sul podio di Santa Cecilia per dirigere la Quinta Sinfonia con il suo celebre Adagietto che il regista sfruttò per il suo film «Morte a Venezia»

Sempre atteso e gradito il ritorno di Valery Gergiev, uno tra i massimi direttori d'orchestra della scena internazionale, che domani (Sala Santa Cecilia ore 18, repliche domenica 14 ore 18 e lunedì 15 ore 21) salirà sul podio dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia per dirigere la Quinta sinfonia di Gustav Mahler. Con il celebre maestro russo continua l'omaggio che l'Accademia dedica a Mahler in occasione del doppio anniversario (150 anni dalla nascita, 100 dalla scomparsa) con l'esecuzione di tutte le sinfonie del compositore boemo e che si concluderà nel 2011. E Gergiev tornerà nel 2011 a Santa Cecilia proprio per Mahler di cui eseguirà (a novembre sul podio dell'Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) la n. 3, la n. 4 e l'Adagio della incompiuta Decima e con l'Orchestra dell'Accademia - sempre a novembre 2011 - la Settima.
Composta tra il 1901 e il 1902 e diretta da Mahler a Colonia nel 1904 la Quinta Sinfonia vede la versione definitiva nel 1911 dopo lunghi ripensamenti e continue modifiche della strumentazione. Qui il compositore torna ai colori drammatici, ai toni cupi e soprattutto al linguaggio strumentale puro. La Sinfonia si apre con una Marcia funebre, espressione di una tematica estremamente dolente e pensosa. Grandioso nella sua espressività, nei suoi netti contrasti ritmici, il secondo movimento è una sorta di sviluppo delle idee musicali esposte nel primo che prelude all'imponente Scherzo centrale dove Mahler si abbandona alle festose melodie del tanto amato Ländler. Il celebre Adagietto, brano di intenso lirismo, notoriamente molto amato da Luchino Visconti che lo utilizzò nel suo film «Morte a Venezia», è forse una delle più eleganti e raffinate pagine mahleriane.

La Sinfonia si conclude con un Rondò, dove i frequenti episodi contrappuntistici e imitativi conferiscono al movimento costante animazione.

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