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Libia, prigionieri italiani liberati dopo un blitz

I tecnici italiani Gino Pollicardo e Filippo Calcagno sarebbero stati liberati a seguito di un blitz. A dirlo è il capo del Consiglio militare di Sabrata, Altaher Algrabli. L'intervento sarebbe stato chiesto dall'Italia

Libia, prigionieri italiani liberati dopo un blitz

I tecnici italiani Gino Pollicardo e Filippo Calcagno sarebbero stati liberati a seguito di un blitz. A dirlo è il capo del Consiglio militare di Sabrata, Altaher al Gharabily. Il miliziano ha riferito all’Ansa che il raid ha causato nove vittime, tra cui due donne kamikaze. Il blitz sarebbe avvenuto su richiesta italiana.

Come già dichiarato ieri, anche stasera Algrabli non ha voluto ipotizzare chi abbia ucciso Salvatore Failla e Fausto Piano: "Non sono in grado di dire se sono stati uccisi nello scontro a fuoco o da Daesh. Le inchieste in corso lo chiariranno", ha detto il capo del Consiglio militare, rifiutandosi di commentare l’ipotesi che i due tecnici della Bonatti siano stati uccisi da jihadisti dell’Isis (Daesh).

Tra poco i due italiani a casa

"Gli italiani liberati saranno restituiti immediatamente all’Italia una volta terminati gli interrogatori", ha fatto sapere al Gharabily. I due tecnici "sono in contatto con il loro avvocato italiano e con il presidente della loro società", ha detto al-Gharabili.

"Nessuno scontro coi rapitori"

Intanto il capo del consiglio municipale di Sabrata, Hussein al-Zawadi, parlando al sito emiratino "24ae" ha riferito che "non c'è stato "alcuno scontro con i rapitori, perché erano già fuggiti, in seguito agli scontri degli ultimi giorni". Nel luogo dove erano tenuti nascosti Pollicardo e Calcagno, infatti, "non è stato trovato nessuno dei rapitori. Abbiamo trovato - ha spiegato al-Zawadi - solo una donna marocchina, ma sembra che non abbia a che fare con i rapitori". Il leader locale non esclude tuttavia che la donna sia la moglie di uno dei rapitori.

Si indaga sulla questione e se non dovessero emergere legami, la donna sarà rimpatriata.

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