Cultura e Spettacoli

L'inno alla vita di Meryl Streep "Amore, sesso e cibo buono"

L'attrice americana arriva al Festival di Roma per presentare il suo ultimo film Julie & Julia: "Amore, sesso e cibo sono le tre cose che veramente contano"

L'inno alla vita di Meryl Streep 
"Amore, sesso e cibo buono"

Roma - E' una Meryl Streep in forma smagliante quella che arriva a Roma per presentare, al Festival del cinema, il suo ultimo film "Julie & Julia". Qualcuno ha detto che si tratta di una commedia gastronomica, dove il cibo è alla base di tutto. E in effetti vediamo Meryl preparare soffritti e condimenti, squartare anatre ed entusiasmarsi per un ingrediente, il burro. Un film sulla cucina quindi? Non solo. E' soprattutto un inno ai  piaceri della vita. E la Streep li vuole ricordare uno ad uno: "Amore, sesso e cibo sono le tre gemme che questa storia esalta. Le cose che veramente contano, più di lavoro e carriera. Finché abbiamo un tetto sulla testa e nostre necessità sono soddisfatte, si può essere felici. Per me è del tutto vero".

Papa Woytila e Obama Sta al gioco anche con le domande più bizzarre, se la frase clou della diva chef "tutti possono disossare un’anatra" poteva ispirarsi al motto di Papa Woytila, e lei replica: "Sono d’accordo col Papa e con Julia sull’anatra, bisogna provarci con tutte se stesse. Una delle opportunità". Sul premio Nobel a Obama, commenta: "Sono d’accordo col Nobel a Obama per ciò che lui ha promesso, forse non gli abbiamo dato tempo per mantenerle ma è sulla buona strada. Lui ha conseguito qualcosa di sostanziale nel cucire amicizie importanti nel mondo".

Splendida sessantenne Quando dichiara di avere 60 anni, fioccano gli applausi in sala, e se tempo fa una diva di Hollywood rimasta anonima ha pubblicato una lettera su un noto giornale in cui chiedeva alla figlia di non fare l’attrice elencando tutte le spiacevoli e negative situazioni, lei commenta: "Non potrei mai scrivere una lettera cosi, la mia è stata una vita fortunatissima, nella nostra professione ci sono carriere diverse. C’è chi incarna il glamour io non mi sono mai concentrata su questo, ma sul mio essere attrice. E come attrice potevo fare un uomo una donna una vecchia signora grassotta, e ho sempre pensato a me come fatta d’argilla da plasmare".

Le critiche "Adesso l’attenzione asfissiante ad essere magre e bellissime. Sotto questa pressione si perde la capacità di fare bene l’attrice. Sono felice ma anche preoccupata per le mie figlie attrici, quando arrivano le critiche criticano te e il tuo modo d’essere. Ma è una professione eccezionale e sono grata per tutto ciò che questa professione mi ha permesso di esprimere".

Ispirazione e invidia "Ho tratto ispirazioni da tante, rubo ancora, anche dalle attrici con cui lavoro. Meglio rubare agli uomini così non se ne accorgono". Invidia?: "Sì, per Jessica Lange, che ottenne la parte in Sweet dreams".

Premi e carriera All’Oscar ci pensa?: "Per me è interessante pensare al lavoro più che ai premi. Ho vinto il mio ultimo Oscar 25 anni fa, e sono onorata quando ricevo nomination, sono gi attori a votare. È bello che siano i colleghi a valutare. Poi il voto dipende dall’Academy".

I registi "Non ho un regista preferito non ho neanche un colore preferito o un cibo, mi piace tutto. Forse con alcuni registi non mi sono divertita tanto, ma sono viziata, ho lavorato con i migliori". Pensa alla regia un giorno? "Alcuni registi direbbero che già l’ho fatto o ci ho provato. Ho opinioni su tutto e parlo anche di cose che non mi riguardano. I grandi mi permettono di collaborare tantissimo".

Scorsese e De Niro Con chi vorrebbe lavorare? "Vorrei che Martin Scorsese avesse interesse per un personaggio femminile per una volta, ma non so se ci sarà tempo". E se le si ricorda il gala di attori che la celebrarono anni fa, dice: "È stata una delle più straordinarie esperienze della vita, volevo morire. Sono passati cinque anni, una serata straordinaria, avevo il cuore gonfio dalla gioia non pensavo di sopravvivere. Era all’American Institute. Quest’anno dovrò celebrare Bob De Niro per il più importante premio che un artista può ricevere, sarò io a presentargli questo premio e sto mettendo a punto il discorso, siamo grandi amici".

Ammiro la Loren Se l’ultima volta che Sofia Loren venne al Festival del film di Roma dichiarò di aver odiato la Streep per averle soffiato il ruolo di Francesca nei Ponti di Madison County, Meryl Streep oggi replica: "Non credo che Sofia mi odi, l’ho appena vista in occasione dell’ultimo Oscar. Era la prima volta che ci incontravamo. Mi ha abbracciato e mi ha riempito di gioia.

L’ammiro molto, sono sempre stata colpita da lei, a dire il vero anche mio marito l’ammira tanto, non s’è mai ripreso da quando la vede uscire dall’acqua".

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