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A Londra 150 anni fa il battesimo della metropolitana

Era il 10 gennaio 1863 quando nella capitale inglese entrò in funzione una ferrovia sotterranea, la prima al mondo. Ancor oggi detiene il primato per estensione delle linee. Una rete iper sicura che prevede anche la buca anti suicidio. I giorno nero degli attentati nel 2005

A Londra 150 anni fa il battesimo della metropolitana

Il 10 gennaio 1863 viene inaugurata la metropolitana di Londra, la più antica rete metropolitana del mondo e la prima per estensione, con ben 414 chilometri di linea autonoma gestita dalla Transport for London; la sotterranea newyorkese, la seconda al mondo per estensione, è dotata di 368 chilometri di rete, anche se sono in corso dei lavori per portarla ad averne una di più di mille chilometri, scalzando quindi il primato attuale detenuto dalla metropoli londinese. La rete sotterranea di Londra conta 274 stazioni dislocate in tutta l'area della Grande Londra. Nel 2004-05 è stata utilizzata dai passeggeri per 976 milioni di corse, ovvero 2,67 milioni al giorno.

THE TUBE . Chiamata dai suoi abitanti «the Underground» o, più familiarmente, «the Tube», (il tubo) per la forma dei suoi tunnel, a sezione circolare, ha 12 linee. Tutte emergono in superficie al di fuori della zona centrale, ad eccezione della Victoria Line che scorre in galleria per tutta la sua lunghezza, e della Waterloo & City Line che, essendo molto corta, corre solo in una zona centrale sotto la superficie. In totale, solo il 45% dell'intera rete metropolitana si trova in gallerie. La rete non funziona 24 ore al giorno perché, diversamente da altre metropolitane come ad esempio quella di New York, non è dotata di binari supplementari per deviare il traffico durante la manutenzione. I treni corrono dalle 5 della mattina fino all’1 di notte, le domeniche dalle 7 a mezzanotte; alcune stazioni sono chiuse di domenica.

ACCESSI REGOLATI. Malgrado sia una delle metropolitane più affollate del mondo, sono pochi gli incidenti dovuti al sovraffollamento, grazie anche al monitoraggio costante dei flussi di viaggiatori con telecamere a circuito chiuso. Così, quando le banchine sono troppo piene, scatta il divieto d’accesso alla stazione. In tutta la rete della metropolitana vige il divieto di fumo, dal 1987, anno in cui una scala mobile prese fuoco alla stazione di King's Cross a causa di un fiammifero, uccidendo 31 persone.

LA BUCA DEL SUICIDA. Il metrò, come in ogni città del mondo, è anche uno strumento di morte scelto dai suicidi. Nella subway londinese se ne registra circa uno alla settimana anche se si stima che per ogni suicidio riuscito ce ne siano tre di tentati. Per limitare al massimo che questi gesti di disperazione abbiano successo, molte stazioni sono dotate di una buca tra i binari e la banchina, conosciuta come «buca del suicida», il cui scopo è quello di impedire che il corpo venga a trovarsi direttamente sui binari.

IL GIORNO DELLA STRAGE.

Il giorno nero per «the Tube» resta comunque il 7 luglio 2005, quando una serie di esplosioni causate da terroristi islamici suicidi in convogli della metropolitana presso le stazioni di Aldgate, Liverpool Street, Russell Square, King's Cross ed Edgware Road e in un autobus a Tavistock Square causarono 52 morti e oltre 700 feriti.  

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